La F1 ai tempi del coronavirus si appresta a celebrare ulteriormente le gesta di Lewis Hamilton, pilota velocissimo al volante della vettura più competitiva del lotto e per questo ancora più devastante nella sua azione in pista. Il campione del mondo ha sempre più nel mirino il record dei 7 mondiali piloti di Michael Schumacher che potrebbe raggiungere già nella prossima gara di domenica che si correrà in Turchia.
Hamilton può permettersi il lusso di perdere 7 punti per diventare di nuovo campione
Il vantaggio sul suo primo avversario, che per la verità in gara quest’anno non l’ha mai impensierito, il suo compagno di squadra Bottas, è di ben 85 punti, visto che attualmente la classifica del mondiale piloti recita Hamilton a quota 282 e Bottas con 197 punti. Così, considerando i 104 punti in palio nelle prossime 4 gare, al campione del mondo in carica basta chiudere il weekend con 78 punti di vantaggio su Bottas; quindi, pur perdendo un massimo di 7 punti sarebbe di nuovo il detentore del titolo mondiale e raggiungerebbe Schumi a quota 7 titoli divenendo insieme a lui il più vincente di sempre. Tutto questo è possibile per il divario di vittorie maturato rispetto al driver finlandese che occupa lo stesso box, con Hamilton che ha già 9 trionfi in bacheca rispetto ai 2 di Bottas.
Hamilton punta a diventare il nuovo riferimento per generazioni
Certo che se Hamilton avesse una monoposto competitiva anche nei prossimi anni potrebbe puntare a diventare il pilota più vincente di sempre, con un record di 8 o più mondiali piloti, che sarebbe ostico da raggiungere anche per i driver più ambiziosi del nuovo corso come Leclerc. Tutto questo è frutto di scelte che hanno portato il fortissimo Lewis nei posti giusti al momento giusto, soprattutto il passaggio in Mercedes, che ha dominato l’era ibrida, e lo ha messo in condizione di riscrivere la storia. Ovviamente, nel percorso che lo ha portato tra i grandissimi della massima formula bisogna sottolineare anche il suo immenso talento, ma è chiaro che in F1 le sole capacità di guida non bastano perché la monoposto è troppo importante. Ne sa qualcosa Alonso che con la McLaren è stato costretto a correre intere stagioni nelle retrovie.
11 11 2020