Non è facile correre con tutti i riflettori puntati addosso, e non è semplice portare il cognome Schumacher sulle spalle quando sei un pilota che scala le classifiche puntando alla Formula 1, ma Mick, il figlio del Kaiser, è stato più forte delle critiche arrivate ad ogni sbaglio, anzi, a dirla tutta i commenti dei suoi detrattori l’hanno reso più forte, e adesso che è ad un passo dal conquistare anche il campionato di F2, quello propedeutico alla F1, l’ultimo ostacolo da superare per approdare nella massima formula, si sente pronto per compiere il grande salto , come cantava Raf.
Mick ha scelto di correre con il nome completo sulla tuta
In un’intervista rilasciata a F1.com ha spiegato: “se non sono in pista penso sempre alle corse. Il mio sogno è la Formula 1 e il motorsport”. Parole che non lasciano dubbi sulle sue intenzioni e su quale sia il suo destino. Un destino che porta un cognome che pesa come un macigno e, a proposito del quale, ha affermato: “ad inizio carriera abbiamo cercato di tenerlo segreto così da cercare di avere la maggiore libertà possibile. Questo mi ha dato l’opportunità di crescere e capire come essere un ragazzo normale ed un pilota normale. Quando sono passato alle monoposto sapevamo che ci sarebbe stata una attenzione maggiore nei miei confronti. Io ho voluto correre con il mio nome completo e sono orgoglioso di averlo sulla mia auto e sulla mia tuta ”. Nonostante le pressioni però riconosce di avere avuto il giusto rispetto da parte dei media. “I media mi sono sempre stati addosso più che ad altri piloti, ma devo riconoscere che sono anche stati molto rispettosi. Se chiedo un po’ di privacy me la concedono. Gli sono grato per questo”.
Mick Schumacher è grato al suo team ma pensa alla F1
Quest’anno potrebbe essere quello del suo successo in F2, poi il futuro gli metterà davanti un altro ostacolo ben più impegnativo per entrare nell’olimpo dei piloti più vincenti di sempre, la F1, dove suo padre ha scritto la storia del motorsport, ma per fare il salto di categoria dovrà lasciare il team in cui è cresciuto. “Credo che questa sia la nostra quinta stagione insieme e nelle formule minori è un rapporto davvero duraturo. Questo dimostra una grande fiducia reciproca. Prema ha svolto un lavoro favoloso. Non sto dicendo di essere pronto al 100% al passaggio in F1, ma ci sono vicino ”.
13 11 2020