La conferenza stampa di Giuseppe Conte di domenica scorsa ha tracciato alcune delle novità previste per l’attesa Fase 2 che scatterà dal prossimo 4 maggio ma, al contempo, ha anche sollevato diverse critiche e molti dubbi.
Chi si attendeva una riapertura graduale di buona parte delle attività produttive è rimasto deluso e molti imprenditori e commercianti sono già sul piede di guerra a seguito delle intenzioni del governo di prolungare la chiusura di determinate attività sino a primi di giugno.
Chi, invece, potrà riaprire dal 4 maggio, tra le varie categorie, saranno le concessionarie di auto. Tuttavia, nei giorni scorsi, era sorto il dubbio se fosse consentito o meno recarsi in un autosalone senza incorrere in eventuali sanzioni.
Oggi è finalmente giunto un chiarimento normativo da parte del governo.
Fase 2: consentito andare in concessionaria
Chi ha firmato un contratto di acquisto di un auto prima della chiusura totale avvenuta a marzo si è visto costretto a rinunciare alla propria vettura nuova a causa delle restrizioni agli spostamenti imposte dal governo.
Dal 4 maggio, però, sarà finalmente tanto desiderato. Il ritiro non rientra necessariamente all’interno dei motivi di lavoro, urgenza o salute fondamentali per giustificare uno spostamento, ma si tratta comunque di uno spostamento necessario per raggiungere un esercizio commerciale che dal prossimo 4 maggio sarà regolarmente aperto
In pratica, così come precisato dal governo in seguito con il Dpcm del 10 aprile scorso, che aveva consentito la riapertura delle librerie e dei negozi di abbigliamento per bambini, recarsi in una qualsiasi delle attività commerciali aperte dal 4 maggio costituisce una ragione legittima di spostamento .
Ovviamente lo spostamento dovrà avvenire all’interno della propria regione e si dovrà avere con sé l’autocertificazione, rispettare le distanze di sicurezza, indossare la mascherina ed evitare assembramenti.
E’ preferibile, comunque, prendere un appuntamento prima di recarsi in concessionaria e ottenere copia della prenotazione via mail. In questo modo non solo si avrà la sicurezza di non dover attendere il proprio turno, ma in caso di controllo da parte delle Forze dell’ordine si potrà fornire copia della mail per giustificare lo spostamento.
29 04 2020