Dopo quasi due mesi di restrizioni agli spostamenti, tutti gli italiani aspettano con ansia la data del 4 maggio quando, a meno di sorprese, le limitazioni imposte dal governo per contenere l’emergenza sanitaria dovrebbero essere più blande.
La cosiddetta fase 2 segnerà quindi una prima forma di ripartenza e consentirà ad almeno 2,7 milioni di persone di tornare a lavoro.
Il dubbio principale, però, riguarda come far rispettare il distanziamento sociale soprattutto sui mezzi pubblici. Per questo motivo molte amministrazioni comunali stanno pensando a soluzioni alternative e parecchio interessanti.
Fase 2: Milano e la svolta green
Il distanziamento sociale è diventato ormai una abitudine con la quale dovremo imparare a convivere per molto tempo e nelle città più grandi diventerà un problema riuscire a rispettare le distanze di sicurezza soprattutto nell’utilizzo dei mezzi pubblici.
Si potrebbe pensare che buona parte dei lavoratori pendolari tornerà ad utilizzare la propria vettura per recarsi al luogo di lavoro, e le previsioni di vendita soprattutto dell’usato sorreggono questa tesi.
Tuttavia, un aumento dell’utilizzo dei mezzi privati comporterebbe inevitabilmente un aumento del traffico che potrebbe rivelarsi insostenibile.
Per prevenire questo problema, la giunta del sindaco Beppe Sala ha deciso di adottare per la città di Milano il piano Strade Aperte .
Con questo programma si vogliono creare nuove piste ciclabili temporanee a basso costo, marciapiedi nuovi e ampliati, limiti di velocità di 30 km/h e strade prioritarie per pedoni e ciclisti .
Oltre a questa realizzazione verranno poi implementate le infrastrutture per il noleggio di bici e monopattini elettrici così da stimolare l’abbandono dell’utilizzo del mezzo pubblico a favore dello sharing a zero emissioni.
L’inizio dei lavori per la realizzazione del progetto Strade Aperte dovrebbero iniziare a maggio su un tratto di 8 chilometri di Corso Buenos Aires. Dai primi render circolati in rete si può notare come la riduzione della carreggiata non impedirà alle auto di poter circolare liberamente, ma al contempo consentirà a pedoni e ciclisti di transitare in tutta sicurezza in un ampia area riservata.
24 04 2020