Fase 2: si studiano soluzioni per la mobilità urbana

La Fase 2 scatterà il 4 maggio e la ripresa delle attività dovrà avvenire nel rispetto del distanziamento sociale. I sindaci di Milano e Roma hanno proposto soluzioni a favore degli automobilisti.
La Fase 2 scatterà il 4 maggio e la ripresa delle attività dovrà avvenire nel rispetto del distanziamento sociale. I sindaci di Milano e Roma hanno proposto soluzioni a favore degli automobilisti.

Si avvicina velocemente la data del 4 maggio. Proprio quel giorno, salvo imprevisti, il governo dovrebbe allentare le misure restrittive introdotte sin dai primi giorni di febbraio e far tornare ad una parvenza di normalità un Paese sino ad oggi bloccato.

Si dovrà comunque avere ben presente che non si potrà tornare alla vita di prima, ma sarà fondamentale mantenere il distanziamento sociale per evitare la nascita di nuovi contagi.

I lavoratori che non potranno sfruttare lo smart working dovranno recarsi fisicamente sul posto di lavoro, ed il governo sta studiando misure adatte per una nuova tipologia di mobilità.

Fase 2: le auto tornano protagoniste

Se fino ad inizio anno le auto erano sempre state demonizzate dalle amministrazioni locali, oggi la musica sembra essere cambiata.

Se in passato, infatti, le vetture erano additate come la principale causa di inquinamento nelle grandi città, oggi i mezzi a 4 ruote potrebbero invece diventare la principale fonte di distanziamento sociale .

Sembra infatti improbabile che, una volta riaperte le aziende, i lavoratori torneranno ad utilizzare in massa i mezzi pubblici. Su questi sarà praticamente impossibile rispettare le distanze di sicurezza di almeno un metro.

Pertanto l’unica alternativa sembra essere quella di tornare ad utilizzare la macchina per recarsi al lavoro .

Questo, però, comporterà un inevitabile aumento del traffico e per evitare questo tipo di problemi si stanno studiando numerose alternative.

Fase 2: le proposte delle amministrazioni

Per evitare un incontrollato aumento del traffico, una delle proposte al momento al vaglio di numerose amministrazioni è quella di consentire il momentaneo accesso alle ZTL .

Le zone a traffico limitato, vero e proprio incubo per tutti gli automobilisti, verrebbero così meno, seppur temporaneamente, consentendo alla maggior parte dei lavoratori di raggiungere il proprio luogo di lavoro.

Altra soluzione sul tavolo è quella di incrementare i servizi di sharing e di creare delle piste ciclabili provvisorie con cordoli mobili.

Sicuramente implementare il car sharing potrebbe consentire una netta diminuzione del traffico veicolare, ma questa prassi è ancora poco diffusa nel nostro Paese.

I sindaci delle due città italiane più importanti, Giuseppe Sala e Virginia Raggi, si sono mostrati aperti alla ricerca di soluzioni per agevolare il traffico automobilistico .

Il sindaco di Milano si è detto favorevole a limitare l’accesso alla sospensione temporanea delle aree B e C, mentre il sindaco di Roma vuole privilegiare il trasporto su bici o monopattini elettrici e punta a realizzare in breve tempo corsie ciclabili.

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23 04 2020
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