Fiat Chrysler Automobiles sarebbe vicina ad un accordo per entrare nel mercato cinese dell’auto elettrica. Alla luce dei nomi coinvolti trattasi di un affare ad alto impatto potenziale: a dialogare con FCA c’è infatti il colosso Hon Hai tramite la propria controllata Foxconn, ossia il medesimo brand che da anni assembla gli iPhone venduti in tutto il mondo. Dopo l’annuncio delle Panda e 500 ibride , insomma, FCA apre una nuova frontiera per affrontare a pieno regime questo 2020: l’orizzonte cinese avrebbe impatto potenziale enorme, proiettando l’azienda verso nuove ed ulteriori ambizioni.
Sulla reputazione di Foxconn ci sono non poche ombre e con ogni probabilità il tutto è destinato a riemergere nel momento in cui le auto sviluppate in loco dovessero prendere la strada della distribuzione internazionale. Inizialmente, però, la partnership sarebbe immaginata più che altro per produrre vetture destinate al mercato cinese. FCA, insomma, andrebbe a siglare una partnership alla pari con Foxconn per entrare nel mercato oltre la Grande Muraglia: solo con joint venture di questo tipo le aziende occidentali possono auspicare una accelerazione nelle procedure di ingresso nell’ambito perimetro del paese orientale.
Sebbene l’economia cinese sia in forte rallentamento, nel peggior anno degli ultimi tre decenni ha maturato una crescita pari ad oltre il 6%. Inoltre la Cina ha ancora molte sacche di crescita potenziale da sviluppare, il che consente alle ambizioni occidentali di guardare oltre la stagnazione delle proprie economie per cercare nuova linfa laddove la domanda continua invece a crescere. Foxconn si occuperebbe dell’assemblaggio delle vetture , Hon Hai del design, FCA ci metterebbe proprietà intellettuali e materia prima, il tutto ricostruendo quindi in campo automotive ciò che Apple ha messo in piedi per costruire le basi del successo dei propri smartphone.
Le quote sarebbero pressoché divise in parti uguali con FCA e Hon Hai a farla da padrona ed ulteriori brand a dividersi il 10% circa della proprietà. Un progetto di grande ambizione per FCA, una grande opportunità per Hon Hai per addentare il mercato automotive all’alba di una rivoluzione destinata a penetrare in tutto il mondo (anche e soprattutto laddove i problemi di inquinamento sono maggiori, come ad esempio le metropoli del paese orientale). Al momento i dettagli non sono ancora confermati e le firme devono ancora arrivare, ma le notizie trapelate dalla stessa Hon Hai lasciano intendere come la comunione di intenti sia ormai pienamente allineata.
17 01 2020