In questo periodo notiamo come tantissimi brand e costruttori di automobili stanno rivedendo i propri piani per il futuro, premendo il piede sull’acceleratore per quanto concerne l’elettrificazione dei propri veicoli. Basta vedere Fiat, Peugeot e perfino Bentley. Non ci sono aziende che non pensano all’elettrico per i prossimi anni. In questo scenario tuttavia, c’è una pecora nera: Ferrari. Secondo Louis Camilleri , AD (amministratore delegato) del brand, non ci saranno mai Ferrari completamente elettriche all’orizzonte.
Ferrari: la scelta controcorrente dell’AD
Finora infatti, la compagnia non si è espressa a riguardo e la sua risposta al mondo EV è stata alquanto “distaccata” e fredda. In listino infatti, Ferrari ha solo un’auto a corrente e, dopo l’ultima discussione in merito ai dati dell’ultimo trimestre della società, è emerso che l’azienda non costruirà un modello di super bolide full-electric per il prossimo futuro. Tale posizione, se vi ricordate, era già stata palesata da Marchionne , il quale aveva sottolineato come non avrebbero mai eliminato il cuore pulsante di un’auto Ferrari, ossia il motore.
Secondo quanto affermato dunque, questo ci sarà almeno fino a quanto il mondo non sarà “elettrico” al 50%. Per il momento ci sarà da aspettare, visto che i clienti apprezzano il motore endotermico delle vetture che hanno fatto la storia dell’industria automobilistica italiana. Diversamente, la società ha riferito di essere propensa ad aprirsi alle soluzioni ibride Plug-In. Non a caso, il cavallino sta progettando un motore ibrido V6 di nuova generazione.
Nessuna fretta in casa Ferrari, pertanto. D’altro, si legge che la tecnologia non è così matura come previsto e “ne passerà di acqua sotto i ponti” prima di veder un powertrain full electric che possa eguagliare le prestazioni dei motori a benzina Ferrari. Non a caso, sappiamo che un’auto EV Ferrari sarebbe dovuta arrivare nel 2025, ma pare che questo progetto sia slittato a data da destinarsi.
Considerato poi, che le vendite sono molto positive, non sembra affatto un pensiero che possa impensierire l’azienda. Solo il tempo ci darà ragione e solo le future norme governative: se le cose dovessero peggiorare e se le regole dovessero diventare più severe, allora ci potrebbe essere un cambiamento repentino ed un’accelerazione quasi inevitabile. Al momento, non c’è pericolo, quindi.
08 11 2020