Sono passati 50 anni da quando la Fiat X1/9 fece il suo debutto in società. A distanza di mezzo secolo, quella vettura continua a suscitare interesse, non solo per il nome esotico, che sembra quello di un’astronave. Il suo appeal è in gran parte dovuto allo stile della carrozzeria, firmato da Marcello Gandini per Bertone . Al grande designer piemontese il merito di aver conferito una spiccata identità dinamica al modello, nonostante le dimensioni mignon: 3836 millimetri di lunghezza, 1570 millimetri di larghezza, 1143 millimetri di altezza.
Non c’erano dubbi sulla riuscita dell’impresa, visto il talento dell’autore che, nella carriera professionale, ha firmato gioielli come le Lamborghini Miura e Countach o come la Lancia Stratos. Nel suo piccolo, la Fiat X1/9 ha un certo carisma. Questa vettura targa a motore posteriore centrale sembra una “supercar in scala”. Sull’altra sponda dell’Oceano, esagerando, la chiamavano “Little Ferrari“. A fornire la base meccanica ci pensò la Fiat 128 Coupé .
Per la presentazione alla stampa internazionale, la casa madre scelse il circuito della Targa Florio, dove i giornalisti poterono provarla il 22 dicembre del 1972. Sulle tortuose strade madonite , la piccola sportiva torinese mise in evidenza una grande agilità. Fra le note stilistiche più caratteristiche del modello spicca il vistoso roll-bar, ma sono il frontale appuntito e la coda snella a dare slancio al modello, che sembra pronto a mordere l’asfalto.
Sul fronte motoristico, inizialmente la scelta cadde sul 4 cilindri di 1290 centimetri cubi da 75 cavalli della 128 Rally 1300. Poi venne il turno della versione a iniezione da 1498 centimetri cubi di cilindrata, con 85 cavalli all’attivo. In questa veste la velocità massima crebbe a 185 km/h, contro i 170 km/h dell’altra, con un passaggio da 0 a 100 km/h in 10 secondi. Nel 1978 la vettura fu sottoposta a un restyling, che le fece perdere leggerezza grafica. Giunse la sigla Five Speed: un chiaro riferimento al nuovo cambio a 5 marce.
09 10 2022