Non è certamente un periodo felice quello che stanno attraversando i costruttori. Il mondo dell’auto, infatti, è stato colpito seriamente dalla crisi economica globale dovuta allo scoppio dell’emergenza sanitaria e già nei mesi di marzo ed aprile si è assistito ad un vero e proprio crollo della domanda.
Tra le Case che hanno accusato il colpo più pesante c’è Ford . Il costruttore statunitense aveva già varato un piano di emergenza che includeva, tra le tante misure, la cancellazione dei dividendi e dei programmi di riacquisto di azioni proprie, il taglio dei compensi per i dirigenti e il richiamo delle linee di credito per oltre 15 miliardi di dollari.
Oggi, però, Ford ha deciso di rivedere anche i propri investimenti con la cancellazione o il rinvio di alcuni progetti nel campo delle auto elettriche e delle tecnologie per la guida autonoma.
Ford: salta la Lincoln elettrica
In primo luogo la Ford ha deciso di accantonare il progetto di sviluppo della Lincoln elettrica . La vettura, che doveva essere realizzata in collaborazione con la startup Rivian è stata al momento messo da parte per via della complicata situazione globale, ma non è escluso che in futuro il discorso possa essere ripreso, magari pensando ad un progetto del tutto diverso.
Altre vetture molto attese della Casa dell’Ovale blu, invece, arriveranno sul mercato in ritardo. E’ il caso, ad esempio, dell’attesissima Ford Mustang Mach-E, presentata lo scorso mese di settembre, o ancora del tanto annunciato nuovo Ford Bronco la cui produzione inizierà non più a luglio ma a settembre .
Ford: la crisi frena la guida autonoma
L’attuale crisi economica globale ha spinto Ford a frenare anche nello sviluppo della guida autonoma con il rinvio dal 2021 al 2022 del lancio di un servizio commerciale di veicoli senza conducenti in collaborazione con la Argo AI.
Il costruttore statunitense, che proprio nello sviluppo della guida autonoma aveva puntato forte per l’alleanza con Volkswagen, ha attribuito il rinvio alla necessità di rivalutare l’impatto di lungo termine della crisi globale sui comportamenti dei consumatori, ma ha comunque confermato il suo impegno nello sviluppo delle relative tecnologie.
C’è da dire, però, che questa sembra più una dichiarazione di facciata dato che, dopo la divulgazione dei dati trimestrali, si è assistito ad un calo dei ricavi del 15% e ad un netto in negativo di 2 miliardi .
01 05 2020