Per la fusione ufficiale fra FCA e il gruppo PSA sta per arrivare un momento chiave delicatissimo. Secondo quanto riportato da Reteurs, il prossimo 17 giugno sarà una data fondamentale per l’accordo fra i due storici marchi. L’Antitrust europeo deciderà se approvare o meno la nuova manovra industriale.
FCA-PSA: quali sono gli scenari possibili?
Le società hanno chiesto pochi giorni fa l’approvazione all’ente inviando tutta la documentazione richiesta. Adesso quindi l’Antitrust può procedere in due modi:
- Il primo prevede un “via libera” totale, senza condizioni di alcun tipo;
- Il secondo invece, prevede un’indagine di ben quattro mesi nel caso in cui ci fossero dubbi circa l’onestà da parte dei due gruppi nei confronti della concorrenza.
Considerando che nonostante sia PSA che FCA abbiano lavorato in modo da ricevere l’approvazione, l’ente può agire in totale autonomia , scegliendo di proprio pugno se la mossa verrà svolta nel massimo rispetto delle leggi di mercato o meno.
Se la fusione dovesse andare in porto nascerà il quarto gruppo automobilistico del mondo: troveremo sotto la stessa ala brand come Dodge, Fiat, Jeep, Maserati, Peugeot, Opel, DS e Ram. Così facendo il maxi-gruppo unificato potrà affrontare al meglio e più preparato le nuove sfide che il mondo dell’automotive si troverà ad affrontare , primo fra tutti, il processo di elettrificazione di tutti i veicoli.
Considerando che ad oggi, l’intero processo sta avvenendo in un difficile momento per il segmento dell’automotive, l’unificazione potrebbe portare giovamento a tutti i brand che stanno unitamente soffrendo la pesante crisi economica derivante dallo scenario pandemico attuale. Se tutto procederà nel verso giusto, il gruppo PSA-FCA chiuderà l’operazione entro i primi mesi del 2021.
Fusione FCA-PSA: di cosa si parla?
Lo scorso dicembre l’accordo anticipato ad ottobre, di partnership fra il gruppo FCA e PSA è diventato ufficiale. Con la creazione di un nuovo quarto produttore di veicoli al mondo, si creeranno nuovi scenari e nuove prospettive interessanti per l’intero segmento dell’auto.
Primo fra tutti, lo scopo principale sarà quello di ottimizzare tutto ed innovare ; si potrà diversificare l’offerta a seconda del mercato di riferimento, spaziando fra Europa, Nord America e Sud America, realizzando modelli differenti a seconda del territorio selezionato.
Di positivo c ‘è inoltre che non vi saranno chiusure di alcun impianto o di fabbriche a seguito della transizione; i dipendenti possono dormire tranquilli. Non ci saranno licenziamenti o spostamenti a seguito della fusione, tuttavia è lecito ipotizzarlo per i primi anni; nel futuro infatti, i dubbi si palesano e sono più che legittimi.
Il nuovo gruppo avrà quindi un listino di auto completo, che spazia dai veicoli commerciali a quelli mainstream per la vita urbana al mondo premium con Maserati che la fa da padrone; senza contare la grande gamma di SUV di cui il gruppo disporrà grazie alla presenza di Jeep, storico brand leader nella produzione di crossover, SUV, e auto off-road.
FCA potrà quindi sfruttare la forza del marchio in Nord America e Sud America, creando ad esempio, auto dedicate al solo mercato brasiliano, il quale necessita di soluzioni più economiche – ma di qualità – rispetto agli Stati Uniti o all’Europa.
PSA invece, avrà una corsia preferenziale in Europa , dove il marchio gode di un forte successo ed è ben posizionato, al contrario di brand come Fiat che – al di là dell’Italia e dell’America del Nord – non ha mai conquistato l’opinione pubblica nel vecchio continente.
12 05 2020