Saremo completamente a nostro agio salendo su un veicolo a guida autonoma e affidando ogni aspetto del viaggio a un’intelligenza artificiale? Dovremo tenere conto anche di questo fattore quando la tecnologia sarà finalmente pronta a mantenere le promesse formulate in tanti anni di sviluppo. Senza fiducia, l’innovazione serve a poco. A quanto pare c’è ancora molto da lavorare su questo fronte, come rivela un sondaggio condotto da AAA negli Stati Uniti.
Self-driving car: ci fidiamo della tecnologia?
Solo il 12% dei chiamati in causa afferma che non avrà alcun problema a spostarsi a bordo delle self-driving car. Il 28% si definisce al momento neutrale , non avendo ancora maturato un’opinione precisa nei confronti di questi sistemi. Quasi tutti però concordano con l’esigenza di informarsi in proposito, chiamando all’appello autorità e istituzioni per saperne di più in merito a sicurezza e affidabilità.
Il 51% degli intervistati si dice interessato a conoscere meglio le leggi applicate a questo nuova evoluzione della mobilità, mentre il 49% desidera approfondire gli aspetti relativi a eventuali vulnerabilità presenti nella tecnologia. Del tema abbiamo scritto anche nelle ultime settimane chiamando in causa una potenziale falla di Tesla Autopilot.
Ancora, il 72% afferma di essere ben disposto a viaggiare su una vettura a guida autonoma se il mezzo offre controlli manuali sui quali intervenire in caso di anomalie o emergenze, il 69% solo se a bordo è presente un backup driver , mentre il 47% vuole prima assicurarsi che il sistema impiagato abbia ottenuto tutte le certificazioni del caso, passando attraverso test e collaudi severi. Ancora, il 42% prima di salire desidera assistere a una dimostrazione.
Tutti fattori da tenere conto sia da parte degli automaker sia dai colossi hi-tech che oggi sono impegnati nello sviluppo delle IA alle quali entro pochi anni probabilmente delegheremo i nostri viaggi e, di conseguenza, la nostra incolumità.
09 03 2020