Amazon da tempo ha dichiarato di star lavorando ad una soluzione per la guida autonoma, al punto da aver ammesso pubblicamente di aver creato un reparto specializzato ad hoc. Oggi invece, arrivano nuovi rumor (mi raccomando, prendete con le dovute cautele tale informazione) secondo i quali la società di Jeff Bezos abbia acquisto la startup Zoox , specializzata nella creazione di veicoli senza guidatore. L’accordo sembra esser stato siglato per oltre 1 miliardo di dollari.
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Zoox: la startup acquisita da Amazon
L’azienda, sconosciuta ai più, è nata nel 2014 ma finora è stata molto importante nel settore, grazie agli ottimi risultati raggiunti. Infatti, è stata la prima compagnia ad ottenere un’autorizzazione per il trasporti di utenti nei mezzi test in California . Molto particolare la scelta di puntare su Amazon e di affidarsi al brand, ma considerato che il colosso di Bezos ha intenzione di puntare nel settore, grazie anche all’acquisizione di altre compagnie come Aurora, si potrebbe godere di un concorrente molto valido nel settore dell’automotive.
C’è da dire però che Zoox al momento si trova in difficoltà finanziarie evidenti e il lockdown e l’emergenza sanitaria hanno peggiorato la situazione. Proprio di recente, la startup ha dovuto licenziar oltre 100 dipendenti, e lo scenario futuro era più drastico che mai. Considerato che il suo valore era molto più elevato, l’azienda ha dovuto vender tutto ad Amazon prima di dichiarare bancarotta.
Adesso, con Zoox e Aurora, il noto e-store potrebbe aver tutte le carte nel suo arsenale, da sfoderare per l’investimento sulla famigerata guida autonoma. Riuscirà nel suo intento nel breve tempo?
A tal proposito citiamo le altre società che stanno lavorando allo sviluppo congiunto per una guida autonoma di livello 2 o 3 (e chissà, magari anche 4 e 5). Se da un lato abbiamo visto la chiusura temporanea dell’accordo fra BMW e Mercedes Benz a riguardo, dall’altro lato abbiamo notato come quest’ultima abbia scelta NVIDIA per lo sviluppo di un sistema di bordo innovativo e tecnologico.
26 06 2020
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