E’ una battaglia senza esclusione di colpi quella che si sta combattendo nel settore delle auto elettriche. L’esplosione di Tesla, in grado di ottenere ottimi risultati nei primi 6 mesi del 2020 a differenza degli altri costruttori “tradizionali”, ha convinto ulteriormente i competitors ad aumentare gli investimenti in questo settore ed oggi è Hyundai la Casa che vuole mettere più pressione a Tesla.
Hyundai: 2 linee produttive per le elettriche
Euisun Chung, leader di Hyundai Motor Group, da maggio ha tenuto una serie di incontri con i suoi omologhi di Samsung, LG e SK Group, aziende strategiche per la Casa perché producono batterie e parti elettroniche e lo scopo di questi colloqui è stato quello di assicurarsi una fornitura importante di batterie, così come recentemente fatto anche da Tesla e Volkswagen, per imporsi in un mercato in grande espansione.
Questa decisione sottolinea la volontà di Hyundai di imporsi rapidamente nel settore delle auto elettriche. La Casa coreana ha già annunciato in passato di voler vendere ogni anno 1 milioni di auto a zero emissioni e di conquistare una quota di mercato globale di oltre il 10% entro il 2025.
Per riuscire in questo intento, stando alle indiscrezioni, Hyundai starebbe raddoppiando le linee produttive dedicate alle auto elettriche. Una dovrebbe essere pronta già entro il prossimo anno, mentre la seconda dovrebbe diventare operativa a partire dal 2024. Nessun manager della Casa, però, ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito.
Fonti interne al costruttore coreano hanno poi affermato di temere particolarmente Tesla quale rivale principale, soprattutto da quando è stata introdotta sul mercato la Model 3: “Hyundai non si aspettava che Tesla dominasse il settore delle auto elettriche così rapidamente”.
Questo il commento, raccolto dall’agenzia di stampa Reuters, che fa capire quanto la Casa americana sia diventata un punto di riferimento nel settore automotive dopo un periodo iniziale nel quale veniva guardata con aria di sufficienza sia dagli addetti al settore che dai media.
30 07 2020
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