Al fine di alimentare la diffusione dei veicoli BEV è molto importante rendere le batterie mainstream, durevoli e a basso costo, così che possano offrire una durate nel tempo maggiore, una grande autonomia e tempi di ricarica immediati. Ad oggi, se si posseggono i migliori accumulatori, si possono portar sul mercato i modelli più aggressivi, in grado di monopolizzare le vendite. A tal proposito, Hyundai, Kia e LG Chem hanno deciso di fondere le sinergie creando una competizione denominata “EV & Battery Challenge ”, con la quale si possono identificare tutte le migliori startup sulle quali investire. Le 10 più lungimiranti verranno scelte per cooperare con i brand per sviluppare al meglio le batterie.
Hyundai, Kia e LG Chen: un investimento sul futuro
Tutte le aziende e società interessate hanno tempo fino al 28 agosto per presentare la propria istanza di domanda; ad oggi le compagnie stanno cercando piccole startup che sappiano vedere oltre e che offrano soluzioni diverse e concrete sulla produzione, sul riciclo e sui materiali delle batterie stesse. La competizione viene monitorata dalla New Energy Nexus.
Tale programma può essere molto interessante per tutte quelle compagnie che necessitano di un’occasione per mostrare il loro valore. D’altro canto, i colossi come Kia e Hyundai hanno tutto da guadagnare con questo programma, in quanto hanno da tempo dichiarato i loro piani per il processo di elettrificazione a lungo termine. LG Chem invece, è il partner tecnico che fornirà le batterie per le auto. Di fatto, riuscir a godere di accumulatori più efficienti permetterebbe alla divisione sudcoreana di far un importante upgrade ai loro modelli Di veicoli elettrici. E questo, sia CATL che Tesla lo sanno bene.
La prima azienda ha infatti annunciato di aver sviluppato una batteria capace di funzionare per 2 milioni di km, mentre Tesla ha appena annunciato il suo Battery Day per il 15 settembre in cui presenterà una super batteria ad oggi sconosciuta. La notizia dell’evento della casa americana arriva soltanto nelle scorse ore. Musk non può notare però, come tale conferenza sia in ritardo rispetto alla roadmap di ben sei mesi. Sicuramente la pandemia ha rallentato i piani dell’eclettico CEO, ma c’è nell’aria la sensazione che forse anche l’azienda stessa non era completamente pronta a presentar ciò.
23 06 2020