I diversi esponenti delle fazioni politiche presenti in Italia hanno presentato in questi giorni una serie di emendamenti al Decreto Rilancio, per far riprendere l’economia nel settore dell’automotive, fortemente danneggiato dalla crisi sanitaria che ha colpito il mondo nei mesi scorsi. Le varie forze politiche hanno richiesto incentivi per l’acquisto di nuove auto così come per la compera di auto usate, sconti per chi installa impianti a GPL, stop all’eco tassa e molto altro ancora.
Decreto Rilancio: ecco le proposte degli emendamenti
L’intero settore dell’automotive sta lottando contro una crisi senza precedenti. Il Decreto Rilancio, già pubblicato lo scorso 13 maggio sulla Gazzetta Ufficiale però, sebbene sembri essere utile, non ha fornito tutte le risposte che gli addetti ai lavori cercavano. In fondo, il Governo ha semplicemente aumentato i soldi destinati all’Ecobonus per le vetture elettriche, lasciando scoperti interi segmenti di mercato. Attualmente quindi, i leader di diverse forze politiche hanno proposto diversi emendamenti per aiutare ulteriormente la filiale produttiva.
Fra le diverse bozze proposte vi sono i nuovi incentivi per auto di ogni sorta, riduzione dell’IVA al 18%, sconti per chi installa un impianto a gas e molto altro ancora. Considerando che prima di veder il Decreto Rilancio effettivo, potrebbero occorrere 60 giorni, gli esponenti politici hanno richiesto ben 1294 emendamenti. Ovviamente non potranno essere accolti tutti, ma molte opzioni sono ora al vaglio della commissione Bilancio della Camera; alla fine della giostra si passerà in Parlamento per il “via libera” definitivo.
In primis, la riduzione dell’IVA per il 2020 dal 22 al 18% è una delle proposte più interessanti che potremmo vedere; Maurizio Lupi, avanzante nella richiesta, ha proposto anche un aumento dei fondi per l’ecobonus statali. Secondo l’uomo, dovrebbero essere aggiunti 95 milioni di euro per l’anno corrente e 180 per il 2021. Edoardo Rixi invece ne suggerisce l’incremento di 150 milioni in più per il 2020 e 200 milioni in più per il 2021; anche Benamati ha avanzato una ipotesi simile.
Si pensa anche a come incentivare l’acquisto di tutte le auto escluse dall’eco bonus che riguarda le sole vetture elettriche; per tutte le macchine che superano i 61 g/km di CO2 si progettano sconti di 4000 o 2000 euro (a seconda della rottamazione). Mentre per le auto con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 95 g/km, ci sono sconti dai 1500 ai 3000 euro.
Claudia Porchetto di Forza Italia suggerisce incentivi per le auto ibride, GPL, metano, idrogeno e biocarburanti con bonus di 3000 euro per chi rottama e 1000 per chi non ha un veicolo da rottamare, per chiunque voglia acquistare un auto dal prezzo inferiore ai 18.000 euro entro il 30 aprile 2021. Cospicui incentivi anche per le auto rimaste invendute nelle concessionarie e prodotte prima del 25 marzo 2020.
Andrea Caso suggerisce sconti per chi sceglie di installare un impianto a GPL o a metano sulle auto Euro 4 o Euro 5 entro i prossimi due anni e mezzo. Lo sconto verrebbe applicato tramite compensazione sul credito di imposta dell’officina che esegue l’installazione.
Altresì si richiede la sospensione dell’assicurazione RC auto per un numero di giorni pari alla “durata delle misure che riducono la mobilità adottate per il contrasto al contagio da CoVid-19”.
Si parla molto anche dell’aspetto fiscale; Stefano Benigni suggerisce la detraibilità integrale dell’IVA per chiunque acquista un veicolo , mentre Giuseppe Chiazzese vorrebbe un super ammortamento per i veicoli con basse emissioni di CO2 utilizzati per le imprese, per i professionisti e le aziende. Massimo Garavaglia invece propone detrazioni fiscali e sospensione dell’ecotassa uno al 2022.
Molti sono i deputati che hanno suggerito agevolazioni per le auto dei disabili ; Locatelli, Bellucci, Casciello e De Toma sono tutti concordi nell’innalzare la cilindrata e la potenza delle vetture con sistemi speciali di guida per i disabili, le quali sono soggette all’IVA al 4%.
15 06 2020