Nel quarto trimestre del 2020, circa un’automobile su sei tra quelle registrate sul territorio dell’Unione Europea è stata un’auto elettrica: l’11,9% del totale era infatti ascrivibile alle ibride, mentre il 5,7% era una full electric, per un totale pari ad un 16.5% che ha tutte le caratteristiche di essere un mero punto di partenza.
Il 2020 dell’auto elettrica
Gli incentivi che in ogni Paese si stanno proponendo al mercato, infatti, dovrebbe accelerare una transizione che il 2020 ha per certi versi bloccato (in virtù del forte rallentamento degli acquisti nel mondo automotive) e che per altri verso ha profondamente accelerato (in virtù di un cambiamento che appare ormai incontrovertibile).
Secondo quanto contenuto nel report ACEA, nel 2020 le auto a benzina sono state il 47,5%, mentre quelle diesel hanno raggiunto il 28%: complessivamente i tre quarti del totale sono ascrivibili quindi a combustibili fossili, il 2% a combustibili alternativi e la parte restante ha oggi almeno una parte dell’autonomia basata sull’elettrico. Nonostante ciò, per la prima volta le auto a benzina hanno vissuto un forte crollo della domanda, dando quindi segno di un cambiamento che nel 2021 è destinato ad accelerare.
In Italia il 2020 è andato come da grafico successivo:
L’aumento dei veicoli elettrici immatricolati nel nostro Paese è stato superiore al 300%, mentre i veicoli ibridi sono pressoché raddoppiati rispetto al 2019. Anche in Italia, insomma, il trend è segnato: l’auto elettrica sta per entrare nell’immaginario collettivo, requisito fondamentale alla futura esplosione del mercato di riferimento.
05 02 2021