Jeep Renegade ibrida: via ai test di lunga durata

Due Jeep Renegade 4xe sono state consegnate dal Gruppo e-Mobility di FCA alla società RSE per 6 mesi nei quali sarà possibile studiare e risolvere le eventuali criticità del sistema ibrido.
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Due Jeep Renegade 4xe sono state consegnate dal Gruppo e-Mobility di FCA alla società RSE per 6 mesi nei quali sarà possibile studiare e risolvere le eventuali criticità del sistema ibrido.

La rivoluzione elettrica che sta investendo il mondo automobilistico non sta vedendo i costruttori impegnati solamente nel lancio di nuovi modelli, ibridi o a zero emissioni, ma anche dediti allo studio delle performance di queste vetture sul lungo tempo.

Il Gruppo e-Mobility by FCA ha stretto un accordo di collaborazione con RSE (Ricerca sul Sistema Energetico) ed ha consegnato a quest’ulimo due Jeep Renegade 4xe, cioè i modelli dotati di powertrain ibrido plug-in, che saranno utilizzate per un periodo di sei mesi in modo da poter elaborare report dettagliati sulle loro funzionalità nell’ottica di anticipare nel tempo il normale utilizzo da parte dei clienti delle flotte.

Jeep Renegade ibrida: lo studio sui motori

Le Jeep Renegade 4xe saranno gestite da RSE come veicoli aziendali in pool e in uso promiscuo e questa prova permetterà inoltre di valutare i vantaggi in termini di consumi e costi di queste nuove vetture che sostituiranno gli attuali modelli della flotta RSE.

L’obiettivo di RSE, infatti, è quello di elettrificare il proprio parco veicoli per utilizzarlo come caso-studio sperimentale ed il Gruppo FCA, nel sottoscrivere questa collaborazione, si è mostrato molto interessato nel  consentire ai potenziali clienti di provare le auto in contesti reali.

Durante questi sei mesi saranno analizzati numerosi parametri e verranno analizzati i consumi in diverse modalità su percorsi ripetibili sia “medio-lunghi” sia “brevi”, con valutazione di fattori come l’autonomia in elettrico, la sua variazione secondo i differenti percorsi, le condizioni climatiche e il carico del veicolo, oltre alla possibilità di utilizzo con il serbatoio del carburante vuoto.

Analogamente saranno anche analizzate le modalità di utilizzo del sistema di ricarica da parte dei clienti.

La mole di  dati raccolti nel periodo del test sarà molto importante per i tecnici di FCA, che potranno avere in un breve periodo di tempo una quantità di informazioni per le quali sarebbe stato necessario un uso da parte della clientela molto più lungo. Ciò permetterà a FCA di conoscere in tempi brevi eventuali criticità che dovessero manifestarsi e risolverle prima che la vettura le manifesti in seguito al normale uso dei clienti.

Roberto Di Stefano, responsabile di e-Mobility region EMEA di FCA, ha dichiarato: “Questa sperimentazione ci permetterà, grazie alle informazioni che ci fornirà un partner qualificato ed esperto nel settore come RSE, di elaborare dati e informazioni in tempi rapidi e conoscere ancora più a fondo l’uso che faranno i normali utilizzatori delle nostre vetture”.

 

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16 06 2020
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