Diciamoci la verità. Quanti di noi, affacciandosi alla finestra, non hanno avuto un momento di malinconia nel vedere la propria auto parcheggiata per strada? Quanti di noi, poi, guardandola con più attenzione non avrebbero voluto portarla presso un autolavaggio per farla tornare a splendere?
Purtroppo, però, non è possibile al momento prendersi cura della propria vettura. Gli autolavaggi, infatti, sono aperti, ma decidere di usufruirne può costare caro .
Lavaggio auto: in Piemonte multe da 370 euro
La vicenda degli autolavaggi ha del paradossale e si inserisce in quelle stramberie tipiche del nostro Paese. Il decreto Cura Italia, infatti, ha indicato tutte quelle attività non essenziali che sono state costrette a chiudere temporaneamente i battenti, ma tra queste non sono stati previsti proprio gli autolavaggi.
In Piemonte, però, è subito montata la polemica dei titolari. Le attività, infatti, sono aperte, ma non appena arriva un cliente ecco che scatta la sanzione di 370 euro , se pagata entro 30 giorni, perché i clienti sono usciti di casa per effettuare una attività non essenziale.
La situazione paradossale ha visto l’intervento dell’Associazione lavaggisti italiani, di Assolavaggisti e di Federlavaggi che hanno chiesto al Governo di fare chiarezza sulla materia .
Lavaggio auto: le richieste delle associazioni
Le stazioni di lavaggio, come detto, sono aperte perché devono garantire la pulizia e la sanificazione di tutti quei mezzi, come ambulanze, vetture delle Forze del’ordine o camion, che in questo periodo devono circolare.
Che senso ha, però, consentire l’apertura solo per queste categorie e vietarne l’ingresso anche a chi decide di recarsi per pulire la propria auto privata?
Che senso ha, inoltre, negare a chi comunque si reca da solo presso gli autolavaggi di poter godere non solo di una vettura pulita ma anche igienizzata?
Le associazioni di categoria hanno voluto infatti sottolineare come la pulizia dell’auto sia necessaria tanto quanto l’igienizzazione di case, condomìni, uffici ed aziende . Il lavaggio del veicolo risulta fondamentale per chi è costretto a utilizzare l’auto sia per lavoro che per le pratiche di quotidiana necessità come fare la spesa o per recarsi in farmacia.
I titolari delle attività ancora aperte, inoltre, hanno già adottato tutti i dispositivi di sicurezza per tutelare sia i clienti che loro stessi. Adesso tocca al governo ascoltare le richieste e fare chiarezza in questo paradosso.
20 04 2020