Le attuali misure restrittive imposte dal governo Conte hanno avuto da una parte l’effetto di bloccare a casa milioni di cittadini e dall’altra quello, inatteso, di far tornare a respirare le nostre città.
Non passa giorno, infatti, che in televisione non appaiano immagini di animali che tornano ad appropriarsi di vie sino ad un mese fa estremamente trafficate o della vegetazione che ritorna protagonista ai margini dell’asfalto.
Legambiente ha voluto presentare 5 misure per fare in modo che quando il periodo emergenziale sarà finito non si disperda il patrimonio qualitativo accumulato in questo mese.
Legambiente: l’appello ai sindaci
“La ripartenza ha bisogno di soluzioni green innovative e coraggiose per la mobilità, non restituiteci le vecchie città. Per superare l’emergenza e per far ripartire le città italiane servono risposte e soluzioni eccezionali. Per questo, cari Sindaci, non vi limitate all’ordinario, non restituiteci le vecchie città”.
“Il vostro mestiere richiede visione di futuro, soluzioni inedite, capacità di guidare la comunità verso frontiere nuove. E oggi che tutti abbiamo sperimentato una condizione eccezionale, non c’è momento migliore per osare lo straordinario. Insieme ce la possiamo fare”.
Con queste parole Legambiente ha voluto lanciare un appello ai sindaci di tutta Italia per ripartire con una mobilità sostenibile. Vediamo le proposte nel dettaglio.
Mezzi pubblici più sicuri
Molte persone avranno paura a prendere bus e treni, tram e metro. Per questo man mano che le città ricominceranno a muoversi, si dovranno programmare con attenzione le corse, garantire le distanze di sicurezza, bisognerà ripensare anche gli orari della città per evitare congestione e traffico nelle ore di punta. Sarà fondamentale un continuo e attento monitoraggio sia dei mezzi che delle stazioni , dove si dovranno introdurre controlli e tornelli per contingentare gli ingressi oltre a garantire una quotidiana sanificazione.
Più persone in bici
La bici è il mezzo che permette il migliore distanziamento: per cui è ora il momento di realizzare percorsi ciclabili temporanei (con segnaletica orizzontale e verticale) lungo gli assi prioritari e le tratte più frequentate, riservando lo spazio per poi dotarli di protezioni e passaggi esclusivi mirando a trasformarli nei mesi successivi in vere ciclabili.
Rafforzare la sharing mobility
Le più efficienti alternative all’auto privata in città, per chi non vorrà prendere i mezzi pubblici, dovranno diventare tutti i mezzi in sharing : auto (meglio elettriche), bici, e-bike, scooter elettrici e monopattini. I Comuni dovranno stringere accordi con le imprese per avere più mezzi e in più quartieri, a costi molto più contenuti. Serviranno risorse, ma il servizio potrà avere grande successo e in parte ripagarsi.
Aiutare i cittadini a rottamare l’auto
Legambiente ha voluto spingere sulla questione incentivi rottamazione. Sono previsti 75 milioni per il 2020 e 180 milioni di euro per le annualità successive. Si tratta di 1.500 euro alle famiglie che rottamano una vecchia auto che non può più circolare (Euro3 o più inquinante) oppure 500 euro per un vecchio ciclomotore, per acquistare abbonamenti, e-bike e sharing mobility.
Più smart working
Ai Sindaci Legambiente chiede di spingere sul lavoro agile per riorganizzare il lavoro dell’amministrazione pubblica e aiutare tutte le attività che scelgono di andare in questa direzione. Serviranno risorse, ma soprattutto idee nuove e andrà coinvolto il Governo, ma esistono tutte le possibilità per premiare con vantaggi fiscali sia le aziende che i lavoratori che decideranno di puntare su soluzioni innovative di smart working e mobility management di comunità.
17 04 2020