Madza rivoluzione l’auto elettrica; la nuova MX-30 bada al sodo e vanta un prezzo più che abbordabile, facendo da apri-pista ad un nuova segmento di e-car dal costo contenuto. Inoltre ha un motore che, pur essendo elettrico, può “rombare” come se fosse un V6. Ma vediamola nel dettaglio.
Madza MX-30: un motore elettrico che romba
La compagnia giapponese annuncia la nuova MX-30 rivoluzionando il mondo delle vetture elettriche. La presentazione, destinata a poche testate giornalistiche, si è tenuta a Roma correlata anche di un test drive per le strade della capitale al volante della berlina “tuttofare”. Completissima ma ridotta all’osso, l’auto vanta diverse soluzioni pensate per ogni esigenza: dal motore diesel all’elettrico e-SkyActiv.
Dal nome, la nuova automobile richiama l’iconica MX-5 e le somiglianze con il precedente modello si vedono in ogni asset del DNA del veicolo: divertente ma senza troppi fronzoli. L’automobile si presenta fortemente attaccata alla filosofia dello “Jinba Ittai”, ovvero quel trend giapponese secondo il quale si ipotizza che uomo e macchina si possano muovere come se fossero un elemento unico. Inoltre l’auto si fregia del Kodo Design , che porta su scala commerciale la cura maniacale e tipica degli artigiani di un tempo.
Madza MX-30 è così: bellissima e con linee pulite, minimal ma senza eccessi . 4,4 metri per 1,8 metri di altezza. Leggera, veloce e costruita secondo anelli multidirezionali. Le portiere invece, si aprono ad armadio, per garantire un accesso più comodo al mezzo stesso. All’interno si trova un vero e proprio divano, pensato per garantire confort e comodità a chi vi sale.
L’auto, pur avendo un DNA sportivo, è pensata per la famiglia, con un bagagliaio da 366 litri molto capiente che non perde nulla, grazie anche alla presenza della batteria sotto al pianale. A bordo, la cura maniacale tipica di Madza si vede fin dal primo sguardo. Non vi è un grande touch al centro ma una rotella sul tunnel centrale, come avveniva in origine. Anche il selettore del cambio ricorda quello di un tempo. Se si dovesse trovare un piccolo difetto, lo si imputerebbe alle prese USB, troppo scomode da raggiungere.
Andiamo ora a parlare del motore elettrico: nonostante sia a batteria, ha un rombo che richiama quello del V6, pensato e ricreato dai tecnici. Il power train, sì potente da 145 CV con una coppia di 270 Nm , non gode di quel sibilo silenzioso tipico delle auto “a spina”, ma “suona” come un vero diesel, per la gioia degli appassionati. L’acceleratore poi, sembra esser stato realizzato con un miracolo. La vera sorpresa, però, c’è quando l’auto è in movimento: ci sono 5 modalità di marcia selezionabili dal volante, mentre il pedale reagisce con decisione, godendo anche di una frenata rigenerativa con il diminuire della pressione.
I fronzoli stanno a “zero”: zero compromessi, zero eccessi. Velocità massima dichiarata di 140 km/h. La batteria da 35,5 kW è allocata sotto al pianale per preservar l’integrità del veicolo, oltre che della stessa.
La ricarica infine, avviene in circa 3 ore utilizzando l’alimentazione in CA o in 36 minuti con la CC. I costi partono dai 34.900 € per la versione basic (la Executive), fino ai 39.350 della Exclusive.
26 06 2020