Il colosso nostrano Maserati presenta il nuovo motore che nasce a Modena, l’inedito 6 cilindri 3.0 biturbo da 630 CV dal nome “Nettuno” e che verrà installato a bordo della supercar MC20 . Il nome scelto dall’azienda richiama la potenza del dio del mare, proprio per sottolineare il carattere dirompente dello stesso.
Nettuno, il motore della Maserati MC20
Unitamente al nuovo motore, scopriremo la supercar MC20. Da un primo studio sappiamo che il propulsore è stato ideato nell’officina di Modena, precisamente presso il Maserati Innovation Lab e verrà prodotto presso il Polo Motori dell’impianto di Ciro Menotti.
Il motore mostra un angolo di 90° che si crea fra le bancate che creano l’iconica “V”. La cilindrata da 3 litri viene alimentata da un sistema con doppio turbocompressore, convinta ad un sistema di lubrificazione a carter secco. Cosa si ottiene? 7500 giri al minuto con 730 nm di coppia e potenza erogata massima di 630 CV.
Tante sono state le soluzione che l’Innovation Lab ha dovuto attuare per raggiungere questo risultato incredibile, pur rimanendo nei limiti delle emissioni di CO2 . Citiamo per esempio la doppia candela che serve per accendere il cilindro, tecnologia derivata dalla Formula 1.
Si nota una pre-camera inserita proprio in mezzo fra la camera di combustione e la candela, e all’interno della prima viene nebulizzato il 5% della benzina che serve per accendere il motore. Nella camera di combustione principale, notiamo che l’iniettore eroga il resto con un moto turbolente, creando vari punti di accensione, necessari per avere una combustione erogata in maniera omogenea. Il risultato? Minor consumi e maggiore superficie termica.
Citiamo infine il doppio sistema di iniezione, sia diretta che indiretta che riduce la rumorosità del motore ai bassi giri e riduce le emissioni di CO2. La candela ausiliaria è posta più lateralmente rispetto alla principale, collegata però alla camera di combustione; così il V6 può lavorare con regolarità nei momenti in cui la pre-camera non risulta necessaria.
02 07 2020