E’ un momento decisamente complesso quello che sta attraversando il settore automobilistico. La crisi globale, infatti, ha colpito duramente il mondo delle 4 ruote con molte aziende che hanno deciso di sospendere temporaneamente la produzione.
La scelta è stata dettata sia da ragioni sanitarie che da difficoltà nelle forniture, ma è stato soprattutto il crollo della domanda, complice anche la chiusura delle concessionarie, a sferrare un colpo quasi da K.O.
I dati emersi dalle singole nazioni per il mese di marzo sono stati scioccanti, ed altrettanto impressionanti sono stati quelli relativi alle vendite registrate in Europa .
Mercato auto 2020: marzo drammatico in Europa
Secondo i dati diffusi dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei, a marzo in Europa Occidentale le immatricolazioni sono state 853.077 contro 1.771.030 dello stesso mese del 2019. Il calo in valore assoluto è di 917.953 autovetture, mentre la contrazione percentuale è stata del 51,8%.
Analizzando le vendite nel primo trimestre dell’anno, le auto complessivamente vendute sono 3.054.7093, cioè il 26,3% in meno dello stesso periodo del 2019.
Se guardiamo alla situazione delle singole nazioni possiamo vedere come il risultato peggiore sia stato registrato in Italia con un -85,4% , ma anche in Francia e Spagna si è assistito ad un marzo decisamente negativo con un calo, rispettivamente, del 72,2% e del 69,3%.
La Germania è riuscita a contenere le perdite facendo registrare un -37,7%, mentre peggio ha fatto il Regno Unito con un -44,4%.
Mercato auto 2020: le proposte di Promotor
Per affrontare questa crisi senza precedenti serviranno delle misure drastiche che possano dare nuova linfa al settore.
Il Centro Studi Promotor ha analizzato la situazione parlando di un vero shock per il mercato e prevedendo altri mesi difficili per il settore fino a quando saranno prorogate le misure di protezione.
Nei paesi colpiti le associazioni rappresentative degli operatori del settore dell’auto hanno avanzato due richieste ai Governi per rilanciare il settore automotive: un forte sostegno finanziario alla filiera, e in particolare ai concessionari, e l’adozione di incentivi per rilanciare la domanda .
In Italia sono attualmente presenti incentivi previsti per il passaggio a vetture ibride o elettriche, ma è necessario ampliare la platea di auto coinvolte e stimolare la domanda anche per l’acquisto di nuove Euro 6 così da svecchiare il parco circolante e far ripartire velocemente l’economia.
17 04 2020