Si dovrà attendere ancora qualche mese per poter ammirare la nuova Mercedes Classe S, ma nell’attesa la Casa di Stoccarda ha voluto fornire delle gustose anticipazioni di quella che sarà la tecnologia di bordo della sua ammiraglia.
Tutte le vetture della Stella ormai adottano un avanzato sistema di infotainment denominato MBUX, ma sulla nuova Mercedes Classe S, che verrà svelata solamente a settembre, debutterà una seconda generazione ancora più evoluta.
Mercedes: il sistema MBUX di seconda generazione
Chi deciderà di guidare personalmente la prossima generazione della Mercedes Classe S potrà contare su un abitacolo altamente tecnologico data la presenza di un rinnovato virtual cockpit posizionato dietro il volante e di uno schermo disposto verticalmente riservato all’infotainment.
La strumentazione virtuale avrà una grafica 3D davvero realistica, mentre l’assistente del sistema MBUX è stato ulteriormente migliorato e per alcune funzioni, come l’accettazione della chiamata, non sarà necessario pronunciare la consueta frase “Hey Mercedes”.
Il nuovo sistema MBUX Mercedes, inoltre, si caratterizza per soluzioni di autenticazione decisamente all’avanguardia. L’utilizzo delle impronte digitali, del riconoscimento facciale e quello vocale sono stati combinati per garantire maggiore sicurezza quando, ad esempio, si utilizza l’infotainment per effettuare un pagamento.
Chi, invece, avrà la fortuna di potersi accomodare sui sedili posteriori lasciando il compito di guidare all’autista potrà godere di tre monitor dedicati posizionati in corrispondenza dei poggiatesta con i quali godere delle medesime funzioni dei passeggeri anteriori.
L’evoluzione del sistema MBUX di Mercedes è talmente avanzata da poter anche prevedere i desideri dei passeggeri. Grazie alla funzione MBUX Interior, che combina le immagini raccolte dalle telecamere frontali con l’algoritmo per il deep learning, la Mercedes Classe S sarà capace di interpretare i movimenti della testa, delle mani e il linguaggio del corpo senza che gli occupanti debbano toccare tasti.
Anche l’head up display con realtà aumentata è un piccolo capolavoro di ingegneria. Il proiettore ha un’apertura di 10° orizzontali e 5° verticali e produce un’immagine alla distanza virtuale di dieci metri dal punto di osservazione. L’unità che forma l’immagine è composta da una sorgente di luce e una matrice di 1,3 milioni di specchi che può riprodurre ologrammi dinamici come le indicazioni di svolta “a lisca di pesce” che si spostano nel campo visivo frontale seguendo il movimento dell’auto.
09 07 2020