Microsoft entra a pieno titolo nel mondo dell’automotive. Il passo è compiuto attraverso una importante partnership con Cruise, brand attorno al quale gravitano altresì nomi del calibro di General Motors e Honda .
Se per qualcuno questa può sembrare una mossa coraggiosa, la realtà è che si tratta soltanto dell’ennesimo scossone in una direzione già ampiamente segnata, nel solco di quanto già fatto da Google, Amazon ed Apple prima del gruppo di Redmond.
Microsoft e Cruise
Avremo dunque presto o tardi una “Microsoft Car”? Non propriamente. Microsoft, piuttosto, fa propria una quota di Cruise (ora valutata attorno ai 30 miliardi di dollari) e mette a disposizione i propri ingegneri, la propria soluzione cloud Azure ed il proprio software per arricchire quella che sarà l’intelligenza di bordo dei veicoli a guida autonoma del gruppo. Il nuovo investimento è pari a due miliardi di dollari ed è stato raccolto in un round al quale oltre a Microsoft hanno partecipato anche Honda ed una serie di investitori istituzionali.
Cruise ha presentato esattamente un anno fa quello che è il prototipo che ben delinea l’idea di mobilità propria del gruppo: si tratta di Cruise Origin, veicoli autonomi e intelligenti per la mobilità urbana (e le analogie con l’omologa Zoox di Amazon sono del tutto evidenti, preludio ad una futura guerra commerciale tra titani).
Con l’ingresso di Microsoft nel gruppo fondato nel 2013 da Kyle Vogt, il “veicolo da 1 milione di km” si arricchisce di nuove potenzialità e alza notevolmente l’asticella delle proprie ambizioni. Per Microsoft la scommessa è tuttavia di doppia portata: oltre a conquistare il cuore di Cruise (brand che getta le basi di una nuova generazione di veicoli per la mobilità urbana e per il lungo periodo), il team di Satya Nadella conquista anche il cuore di General Motors , ove con il cloud di Azure si conta di servire l’intelligenza di bordo delle prossime miglia della guida autonoma del gruppo. Microsoft non vuole una propria “Microsoft Car”, insomma, ma vuole poter offrire una piattaforma ad alto potenziale su cui il mondo automotive possa sviluppare il proprio “hardware”: la medesima concezione propria del mondo del computing, insomma, viene traslata sulle quattro ruote iniziando con una partnership strategica di ampia prospettiva.
La conferma sulle importanti sinergie in essere tra i gruppi interessati viene dalla stessa GM per voce della CEO Mary Barra :
Microsoft è una importante implementazione nella squadra dal momento in cui guardiamo ad un futuro con zero incidenti, zero emissioni e zero congestionamento del traffico. Microsoft ci aiuterà ad accelerare la commercializzazione dei veicoli elettrici ed autonomi di Cruise e aiuterà GM ad ottenere ancor più benefici dal cloud computing mentre ci apprestiamo a lanciare 30 nuovi veicoli elettrici a livello globale entro il 2025.
Altro aspetto fondamentale per il successo futuro di Cruise sta nella forte concentrazione di interesse addensatasi attorno al brand: avere grandi marchi e grandi capitali sarà fondamentale in questa fase per poter investire e gettare il cuore oltre l’ostacolo: la rivoluzione dell’automotive è in divenire, ma drenerà capitali molto importanti ai gruppi interessati ed i margini di errore saranno limitati: la corsa alla rivoluzione creerà rischi ed opportunità, ma a queste ultime potranno attingere soprattutto i primi arrivati.
19 01 2021