Si è chiusa la Modena Cento Ore 2022, che ha consegnato cinque giorni di vera passione motoristica, nel segno delle auto storiche . Il viaggio si è snodato da Milano Marittima a Modena, passando per Firenze e per i tracciati di Misano Adriatico e del Mugello. Il capoluogo di regione toscano ha accolto la serata di gala, nella suggestiva cornice di Palazzo Vecchio, aperto in via straordinaria per ospitare i concorrenti, nei cui occhi trapelava un entusiasmo genuino e profondo.
Mix vulcanico alla Modena Cento Ore
A tenere alta l’adrenalina dei protagonisti ci hanno pensato anche le prove speciali in salita andate in scena su alcune strade chiuse al traffico dell’Appennino Tosco-Emiliano. Gli organizzatori della Modena Cento Ore 2022 hanno dosato al meglio gli ingredienti, proponendo una miscela entusiasmante di agonismo, cultura, arte e buona cucina. Per gli equipaggi, provenienti da 18 nazioni, oltre 1000 chilometri percorsi a bordo delle loro “nonne” stradali e da gara. La casa automobilistica più rappresentata è stata la Porsche, con 22 vetture, seguita da Alfa Romeo con 16 e Ferrari con 14. Da segnalare la presenza nella compagnia di una Lancia Stratos HF Gruppo 4 ex Jolly Club del 1974 e di una Fiat 131 Abarth Rally ufficiale del 1977.
Cavallini Rampanti al centro della scena
Fra le “rosse” di Maranello, molta curiosità hanno destato la Ferrari 250 MM del 1953 e la 212 Export del 1952. L’auto storica più anziana della Modena Cento Ore 2022 è stata invece un’Alfa Romeo 8 C 2.9 del 1934, che ha catturato l’attenzione del pubblico in ogni contesto ambientale. Un grande bagno di folla ha accolto gli equipaggi all’arrivo in Piazza Grande a Modena, cuore della Motor Valley. Ad aiutare l’ottima riuscita dell’evento ci hanno pensato le splendide giornate di sole. Queste hanno permesso ai protagonisti, specie a quelli a bordo di auto storiche scoperte, di vivere al meglio l’esperienza.
Crediti fotografici: Courtesy of Canossa Events
08 10 2022