Secondo quanto si evince in queste ore, sembra che il Governo voglia stringere ulteriormente la morsa durante il periodo di Natale per contrastare i contagi da CoVid-19. Con la nuova linea che intende attuare il premier Conte sembra infatti che tutta Italia diverrà zona rossa a partire da questo sabato e che il coprifuoco verrà anticipato alle ore 18, così da vietare cenoni, cene e vigilie varie.
Le nuove misure anti-Coronavirus in Italia per il Natale 2020
La nuova stretta di Natale sembra essere resa quasi necessaria al fine di arginare i contagi da Coronavirus che oramai impazzano in Italia. Le modifiche diventerebbero effettive già da questo sabato sembra. Dal 19 dicembre al 6 gennaio 2020, in tutti i giorni festivi e prefestivi, l’intera Nazione potrebbe divenire zona arancione o rossa. Se diventasse arancione però, si parla di ristoranti chiusi e negozi aperti con coprifuoco alle ore 20 se non addirittura alle 18.
Purtroppo bisognerà dire addio a feste, cenoni con tante persone, pranzi di Natale, serate in compagnia di parenti e amici, sia nei giorni di festa che in quelli prefestivi. Inoltre, si parla di un’ulteriore stretta agli spostamenti e dell’apertura dei negozi. Secondo il ministro della Salute Roberto Speranza, sembra che nell’incontro tenutosi ieri con il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione dei partiti e il CTS, si sia spinto per creare una zona rossa che vieti qualsiasi spostamento non indispensabile dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Infine, dal 5 al 6. Emettendo un lockdown pieno, si potrebbero bloccare cenoni, veglioni, giornate in allegria con parenti e amici. Addio quindi alla deroga per il pranzo di Natale. Forse si ipotizza un’apertura delle Messe per il 25 dicembre. Nel corso di un’intervista alla Stampa, il premier Giuseppe Conte avrebbe così dichiarato :
Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle festività natalizie, anche alla luce dei suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico. Ora si rende necessaria qualche ulteriore misura restrittiva. Ci stiamo riflettendo in queste ore. Dobbiamo scongiurare a ogni costo una terza ondata, perché sarebbe devastante anche sul piano della perdita di vite umane.
15 12 2020