Officine: la truffa della nuova “tassa” sulla sanificazione

Molti utenti si sono trovati una “tassa” relativa ad un’ipotetica sanificazione, all’uscita da un’officina meccanica o dopo esser stati dall’elettrauto per un controllo al proprio veicolo. La cifra varierebbe dai 20 ai 40 € che si sommano al prezzo finale dell’intervento di manutenzione del proprio mezzo. Fate attenzione: la tassa “Covid” come è stata battezzata, sta facendo strage in tutta Italia.

Officine: la tassa che “puzza di truffa”

Se la notizia non vi sembra nuova è perché effettivamente non lo è; di fatto, questa presunta “tassa sanificazione” è tata avvistata presso gli scontrini di numerosi esercenti commerciali dallo scorso 18 maggio. Vuoi per far fronte ai due mesi di inattività, vuoi per recuperar parte delle spese perdute, ma molte attività hanno inserito questo controverso aumento al prezzo finale dell’intervento di lavoro.

Visto dalla parte del commerciante, la pratica la si può capire; i proventi per numerose aziende sono stati pessimi, e considerando il fermo dei veicoli per i cittadini italiani, molte officine meccaniche o di elettrauto hanno dovuto chiudere i battenti o rischiano il fallimento da un momento all’altro.

Gli utenti però, dal canto loro, si sono sentiti “truffati” e raggirati dalla suddetta pratica che, se in una prima istanza ha visto lievitare i prezzi della frutta, della verdura, del caffè al bar, del prezzo del parrucchiere, adesso ha toccato anche il mercato della manutenzione dell’auto. Tale atteggiamento infatti, non è passato inosservato al Codacons, che è subito intervenuto ponendo un freno a tale pratica.

Da tutta Italia sono partite denunce dei cittadini che si sono visti imporre un costo aggiuntivo relativo al servizio di sanificazione obbligatoria dell’auto (in media di 20 o 40 euro) dopo aver portato il proprio veicolo per un tagliando o una manutenzione/riparazione.

 

Il trattamento di sanificazione a base di azoto vi ricordiamo che prima di questa pandemia era solo su richiesta del cliente. Tutti coloro che si sono rifiutati di pagare l’imposta “necessaria”, hanno trovato un rifiuto da parte dell’officina stessa.

Cosa afferma il Codacons?

Carlo Rienzi, Presidente dell’ente ha così affermato:

Si tratta di una pratica del tutto illegale, e contro la quale presenteremo le dovute denunce ad Antitrust e Guardia di Finanza. Non esiste alcuna norma che obbliga i consumatori a sanificare la propria autovettura presso le officine, né che vincoli i tagliandi o le riparazioni al pagamento di ‘tangenti’ legate al Covid.

Le parole di Confartigianato Autoriparazione

Dello stesso parere risulta essere anche l’associazione di categoria delle autofficine, Confartigianato Autoriparazione, che si è dichiarata estranea alla vicenda, criticando duramente gli esercenti che hanno imposto obbligatoriamente la tassa ai cittadini. Il presidente Alessandro Angelone ha dichiarato:

Non vogliamo passare per quelli che se ne approfittano. La nostra linea è di non applicare costi aggiuntivi ai clienti e di assicurare gratuitamente l’igienizzazione della vettura attraverso uno spray sulle zone di contatto come sedili, volante, pomelli e freno a mano. Ogni impresa fa come ritiene più opportuno, ma non possiamo che censurare l’obbligatorietà di un trattamento di sanificazione che dovrebbe essere solo a discrezione del cliente.

Cosa fare se si è stati “truffati”?

Il Codacons esorta i cittadini a non pagare la suddetta tassa aggiuntiva; invita infatti i cittadini a non pagare le tasse in eccesso e di segnalare alle autorità competenti i comportamenti illeciti degli esercizi commerciali.

Le segnalazioni possono essere fatte al numero 89349966 (disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17) o inviando una mail all’indirizzo [email protected].

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31 05 2020
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