Per i monopattini elettrici è ancora caos legislativo

La regolamentazione della circolazione dei monopattini elettrici su strada sembra aver subito un altro brusco stop ed a farne le spese sono tutti quegli utenti che si trovano in un limbo giuridico.
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La regolamentazione della circolazione dei monopattini elettrici su strada sembra aver subito un altro brusco stop ed a farne le spese sono tutti quegli utenti che si trovano in un limbo giuridico.

Sembra diventata una materia scottante e di difficile risoluzione. Stiamo parlando della regolamentazione della circolazione dei monopattini elettrici nei centri cittadini. Quello che in un qualunque Paese si sarebbe risolto in poche sedute, in Italia sta diventando un caso nazionale.

Monopattini elettrici: equiparati alle biciclette

Nello scorso mese la regolamentazione relativa ai monopattini elettrici era stata inserita nella Legge di Bilancio e prevedeva l’equiparazione di questi mezzi alle biciclette ed  alle e-bike . Questa equiparazione aveva quindi autorizzato la circolazione dei monopattini sulle normali sedi stradali senza obbligo di targa e casco.

Qualche giorno fa, però, dal centrodestra è giunta una risoluzione per sospendere il conferimento del nuovo status ai monopattini fino alla fine del periodo di sperimentazione già avviato in Italia e ad assumere tutte le iniziative necessarie a garantire la sicurezza stradale fino ad arrivare a valutare la soppressione di tale norma.

Monopattini elettrici: la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile

Contro questa risoluzione presentata dal centrodestra si è espressa duramente la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile .

Secondo il punto di vista della Fondazione, la risoluzione andrebbe a minare uno dei capisaldi della micromobilità . Inoltre, in altri Paesi come Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Spagna e Svezia, la circolazione dei monopattini elettrici è già consentita liberamente.

“La Fondazione sostiene la proposta dell’Osservatorio sharing mobility, che nel corso del 2019, insieme ai principali operatori del settore, ha elaborato un documento di posizione sul tema, scegliendo una linea che ancora oggi ci sembra equilibrata: permettere la circolazione del monopattino dove circola oggi una e-bike e consentire la guida di questi mezzi a chi ha già compiuto 16 anni”.

Riteniamo ancora valida l’impostazione dell’Osservatorio e riteniamo che, se dovessero essere compiute ulteriori modifiche alla Legge di Bilancio 2020, sia essenziale mantenere saldo il principio che, nei centri abitati, i monopattini elettrici possano circolare dove può farlo una e-bike. Le esperienze estere ci dicono che i monopattini avranno un ruolo di primo piano nell’incoraggiare ulteriormente la tendenza della micromobilità condivisa, essenziale per la riduzione degli impatti ambientali della mobilità urbana.

Monopattini elettrici: la risposta della Commissione trasporti

Alle critiche mosse dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha risposto la Commissione trasposti per voce dei capogruppo Emanuele Scagliusi (M5S), Davide Gariglio (Pd) e Nicola Stumpo (Leu): “Siamo consapevoli che l’attuale normativa sui monopattini presenti alcune criticità e che equiparare questi mezzi alle biciclette non risolva completamente i problemi. Per questi motivi i gruppi di maggioranza della Camera stanno lavorando per individuare una soluzione condivisa in grado di promuovere questa tipologia di mobilità alternativa garantendo il rispetto delle norme stradali e la sicurezza di automobilisti e pedoni”.

Come sempre, purtroppo, sembra che il problema di una materia non particolarmente complessa come la regolamentazione della circolazione dei monopattini elettrici diventerà insormontabile e bisognerà ancora attendere per capire come si evolverà la vicenda.

A farne le spese, intanto, sono tutti quegli utenti che vorrebbero dare un contributo per migliorare il problema della sostenibilità dei trasporti.

 

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05 02 2020
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