E’ un momento di grande evoluzione quello che sta attraversando il mondo dell’auto. Da un lato, infatti, tutti i costruttori sono impegnati nello sviluppo delle auto elettriche così da poter rispettare i parametri sempre più restrittivi imposti dalla Comunità Europea, dall’altro, invece, i centri di ricerca e sviluppo sono alla ricerca di gadget tecnologici con i quali invogliare i consumatori.
Da circa un decennio ormai i sistemi di infotainment hanno fatto il debutto sulle vetture di tutti i giorni, trasformando i mezzi utilizzati quotidianamente in prolungamenti degli smartphone. I colossi come Google hanno subito fiutato il business proponendo sistemi dedicati come Android Auto.
PSA: la scelta di Android Automotive OS
Il mondo degli automobilisti si divide tra chi utilizza Android Auto e chi, invece, dispone di Apple CarPlay, ma ad ogni modo è innegabile la comodità di questi sistemi che consentono di integrare il proprio smartphone alla vettura.
Google, tra l’altro, ha sviluppato un nuovo sistema denominato Android Automotive OS che al momento è presente esclusivamente sulle vetture marchiate Volvo e Polestar.
Perché abbiamo detto al momento? Perché il Gruppo PSA, tramite un breve comunicato, ha affermato che a partire dal 2023 tutte le future vetture marchiate Citroen, Peugeot, DS e Opel. saranno dotate di questa piattaforma.
L’accordo sembra vantaggioso per entrambe le parti. PSA avrà la possibilità di godere di un sistema che al momento è riservato solamente a pochi costruttori in tutto il mondo, mentre Google avrà modo di espandere la sua presenza in un settore sempre più strategico come quello dell’infotainment per l’automotive.
La domanda che tutti si sono posti è: “Android Automotive OS sarà disponibile anche per le future vetture di FCA quando la fusione con PSA sarà perfezionata?”. Il Gruppo transalpino non ha fornito ulteriori dettagli e per il momento questo quesito rimane ancora privo di risposta.
06 08 2020