Qualcosa evidentemente ancora non è chiaro a troppe persone: siamo di fronte ad una emergenza sanitaria globale, possiamo sconfiggerla soltanto sacrificando alcuni giorni della nostra vita e mettendo in campo un pizzico di pazienza Gli spostamenti ai tempi del Coronavirus sono il principale veicolo di contagio, un’arma che gioca a favore del nostro peggior nemico. Eppure il nostro paese sta costringendo le forze dell’ordine ad uno sforzo extra di controllo che sta mettendo in difficoltà tutti.
Ultimo aggiornamento su controlli e denunce
Secondo i dati comunicati dal Ministero dell’Interno (pdf), le persone controllate il 16 marzo sono state oltre 172 mila, con oltre 8 mila denunce (230 delle quali per falsa dichiarazione all’interno del modulo di autocertificazione , le altre per non aver avuto diritto ad essere in strada per motivi di lavoro, salute o stretta necessità). I dati sono relativi al 16 marzo perché vengono comunicati con circa 24 ore di ritardo e sono disponibili quindi soltanto al termine della rielaborazione complessiva.
I dati comunicati dicono due cose. Primo, il numero dei controlli è fortemente aumentato , passando da una media di 110 mila a circa 170 mila al giorno (+50%). Il numero delle persone denunciate è restato pressoché costante, spostando quindi la media a 1 denuncia ogni 21 controlli (erano 1 ogni 16 nei giorni antecedenti). La stretta della Polizia è quindi chiara: occorre far capire a tutti che restare in casa è l’unica arma che possiamo realmente spenderci in questa pandemia e non ci sarà tolleranza per chi ritiene che la propria libertà valga più della vita di altre persone.
I dati delle celle telefoniche della Lombardia dicono che ben il 60% delle persone lascia l’abitazione, il che significa che (sia pur se per passeggiate o spese), la resistenza in casa è bassa. Saranno questi giorni determinanti e la denuncia degli irriducibili della gita fuori porta non necessaria sarà deterrente necessario per quanti ancora non hanno capito quale sia la situazione.
Non si finirà mai di ripeterlo: restiamo a casa .
18 03 2020