A seguito della chiusura di molte attività commerciali a partire dall’11 marzo, in Italia si è assistito ad un fenomeno di declino delle vendite nel settore dell’automotive. Da un lato troviamo la crisi delle concessionarie, con una perdita dell’85,4 % nel solo mese di marzo e del 97,55% nel mese di aprile scorso. Stando ai dati emersi, sembra che siano state immatricolate lo scorso mese soltanto 4279 automobili , contro le 174.924 di aprile dello scorso anno. Ma analizziamo lo scenario nel dettaglio.
Automotive: quando ci sarà una ripartenza?
Se si considera anche il solo bilancio dei primi due mesi dell’anno, si nota una forte flessione del 50,69%; dalle 712.991 auto immatricolate nel 2019, si è osservata una rapida discesa con un totale di 351.611 nuove auto messe su strada. Si parla di ripartenza ogni giorno, tuttavia servono forti segnali di ripresa da parte delle istituzioni e dal Governo. L’UNRAE, ovvero l’associazione italiana delle case automobilistiche, ha chiesto allo Stato e alle banche ingenti quantità di denaro da erogare alle concessionarie , al fine di non avere un tracollo totale dell’intero mercato dell’automotive a breve.
Anche i grandi gruppi fanno fatica
Prendendo in esame il gruppo FCA, esso rimane al primo posto della classifica con 1620 nuove auto consegnate; si è assistito infatti ad una contrazione del 96,35% in più rispetto allo scorso anno. Al secondo posto troviamo PSA, con 1059 auto vendute; Volkswagen soltanto 298 , mentre Renault 521. È chiaro che ci troviamo di fronte ad una situazione anomala, motivo per cui urgono forti misure drastiche al fine di incentivare un settore duramente colpito dalla crisi, con sconti allettanti e con diverse promozioni pensate ad hoc per il cliente.
Auto di lusso: l’eccezione che conferma la regola
In uno scenario completamente critico, dettato dal rallentamento e dalla chiusura degli impianti, alla flessione delle vendite, il gruppo di marchi di lusso invece limita la contrazione delle vendite; considerando Lamborghini, abbiamo assistito ad una perdita soltanto del 73,91%, DS invece ad un calo dell’83,50%. La migliore finora è stata Tesla , che ha risentito soltanto in parte della crisi, con una flessione del 50%. Male invece per Ferrari, Maserati e Aston Martin.
Qual è stata l’auto più venduta in Italia?
Sul suolo italiano è la Fiat Panda la regina incontrastata del settore; in un periodo difficile come questo, l’utilitaria per la famiglia di casa Fiat è stata richiestissima; forte di un costo relativamente molto basso, una dotazione optional molto interessante e una comodità impareggiabile, l’azienda italiana ha venduto 471 vetture. C’è da dire che la cifra è decisamente più bassa rispetto allo scorso anno, dove si parlava di 13.701 vetture immatricolate, ma in un momento delicato come questo, il numero rappresenta un traguardo. Al secondo posto troviamo Renault Zoe, con oltre 366 modelli venduti; al terzo e quarto posto ben due marchi dello storico bran Jeep: Compass e Renegade .
05 05 2020