L’esordio in Borsa di Stellantis è da favola: +11% a New York fin dalle prime ore, una impennata che fotografa la fiducia con cui il mercato vede la nuova iniziativa sotto cui si stringono la mano Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA .
Un matrimonio che nasce ufficialmente il 16 gennaio e che a partire da oggi tira a bordo gli investitori che vogliono credere in questo progetto fin dalla prima ora. Un progetto di difesa e di attacco: di difesa, poiché mette assieme due gruppi storici nel tentativo di arrivare ad un conglomerato di grande portata internazionale con cui difendersi in un contesto di mercato particolarmente sfidante; di attacco, perché mettere assieme le rispettive energie significa trovare sinergie che l’AD Carlos Tavares ha stimato in 5 miliardi di dollari.
Questo è un grande giorno. Stellantis nasce un anno dopo l’annuncio iniziale, malgrado gli sconvolgimenti sociali ed economici senza precedenti causati dalla pandemia di COVID-19. Desidero ringraziare vivamente i team che hanno reso possibile tutto questo, ed esprimo profonda gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito a portare avanti le nostre attività durante questo anno eccezionale. Tutto ciò conferma l’agilità, la creatività e la flessibilità della nostra azienda, che mira all’eccellenza piuttosto che alla grandezza, determinata a essere ben altro che la semplice somma delle sue parti. È altresì un ulteriore segnale della determinazione del Gruppo, di essere un leader nel settore automobilistico. In questo panorama in continua evoluzione, Stellantis “punta all’eccellenza” e a migliorare il benessere dei suoi dipendenti.
Carlos Tavares, CEO Stellantis
Galassia Stellantis
Sotto la galassia Stellantis brilleranno nomi del calibro di Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, FIAT, JEEP, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e altri ancora, con ambizioni che si estendono su oltre 130 mercati. “Tale obiettivo“, precisa il gruppo, “verrà raggiunto tramite l’implementazione di strategie di acquisto e di investimento intelligenti, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle diverse piattaforme e lo sviluppo delle motorizzazioni, l’applicazione di una R&S all’avanguardia e una continua attenzione all’efficienza produttiva e di lavorazione“. Ma viene aggiunto anche un tassello informativo non certo secondario: “Queste stime di sinergia non si basano sulla chiusura di stabilimenti derivanti dalla transazione “.
Nessun taglio, insomma, soprattutto in Italia dove Stellantis rappresenterà anzi uno “scudo” alle pressioni che il mercato internazionale potrebbe imporre. Proprio la diffusa presenza internazionale e la multicultura presente in azienda sarà un punto di forza: ne è persuaso John Elkann, secondo il quale “La nostra dimensione operativa ci fornisce le risorse per investire in tecnologie all’avanguardia, ci permette di distinguerci grazie alle nostre eccellenze e di proporre un’offerta senza eguali. Il nostro più grande vantaggio competitivo è la diversità geografica e culturale delle persone che lavorano in Stellantis sin dal primo giorno. Sono loro che con energia, impegno costante e un know-how inestimabile rendono Stellantis quella che è oggi“.
I piani commerciali prevedono 39 veicoli elettrificati già entro il 2021: una sfida da affrontare di petto, insomma, per un gruppo che intende far proprie ambizioni all’altezza di una leadership globale.
19 01 2021