Nonostante il 2020 sia un anno complicato per i costruttori di auto, Tesla sembra non risentire della crisi globale ed i numeri record fatti registrare nel primo trimestre, oltre alle quotazioni in borsa, sono lì a confermarlo.
Questi dati hanno spinto Panasonic a tornare sui propri passi. L’azienda giapponese, che a febbraio aveva dichiarato di voler interrompere la produzione di celle solari per lo stabilimento della Casa americana a Buffalo, ha dichiarato di essere in trattative con Tesla per ampliare la capacità produttiva della Gigafactory di Reno, in Nevada.
Tesla: le vendite convincono Panasonic a investire
La Gigafactory è operativa sin dal 2016 e l’accordo sottoscritto da Tesla e Panasonic prevedeva che la Casa americana Tesla si occupasse di costruire e gestire gli edifici, le strutture ed i terreni del complesso, mentre l’azienda giapponese avrebbe dovuto realizzare le celle agli ioni di litio nonché acquistare e gestire tutti i macchinari e le tecnologie necessarie per la produzione.
Gli inizi della partnership tra Tesla e Panasonic non sono certamente stati rosei. Negli scorsi anni, infatti, il costruttore californiano ha accusato problemi produttivi e questi si sono trasformati per Panasonic in ingenti perdite che hanno poi spinto il gruppo asiatico all’interruzione del rapporto inerente lo stabilimento di Buffalo.
La decisione di Panasonic, però, non ha fatto i conti con la recente crescita di Tesla. La Casa americana, infatti, ha conquistato negli anni fette di mercato sempre più rilevanti e questo ha spinto i due brand ad avviare una discussione per aumentare la produzione di batterie a Reno.
Panasonic, però, sta pagando lo scotto di aver “abbandonato” la Gigafactory di Buffalo. L’azienda giapponese, infatti, ha perso lo status di fornitore esclusivo di batterie e Tesla ha così siglato accordi commerciali di fornitura con colossi come Catl e LG Chem.
L’annuncio delle trattative tra Panasonic e Tesla è arrivato da Hirokazu Umeda, direttore finanziario dell’azienda asiatica che ha sottolineato come la forte domanda di modelli della Casa americana abbia comportato un conseguente aumento della produzione di batterie.
20 05 2020