L’avventura di Tesla in Europa è iniziata senza dubbio con il piede sbagliato. Nonostante le vetture della Casa di Elon Musk siano state apprezzate anche nel Vecchio Continente, la realizzazione della Gigafactory a Berlino ha fatto scontrare il brand americano sia con la burocrazia tedesca che contro le manifestazioni di protesta del popolo green.
Le associazioni ecologiste del Land del Brandeburgo avevano infatti accusato la società di Elon Musk di aver effettuato una deforestazione eccessiva e successivamente, nel mese di febbraio, era arrivato un primo stop ai lavori da parte del tribunale del Land del Brandeburgo che aveva anche comminato una multa poiché i lavori erano iniziati prima ancora di ricevere le necessarie autorizzazioni.
Tesla: si torna a costruire da settembre
Uno degli ostacoli contro i quali si era dovuta scontrare la Casa americana era quello relativo all’enorme utilizzo di acqua per la realizzazione della Gigafctory di Berlino, ma adesso la controversia sembra stia giungendo a risoluzione grazie all’arrivo di un nuovo progetto.
A confermare questa indiscrezione è stato Joerg Steinbach, ministro dell’economia del Land di Brandeburgo nel corso di una intervista ad una emittente statunitense.
Steinbach ha dichiarato che si attende delle proposte ecologicamente maggiormente sostenibili e nel mese di settembre si potrà dare il via ad una audizione pubblica.
La scelta di Musk di investire in Germania,però, non può lasciare indifferenti le autorità tedesche dato che il costo stimato dell’operazione per la realizzazione della Gigafactory di Berlino è di circa 4 miliardi di euro e sarà richiesta una forza lavoro di 12.000 persone per l’assemblaggio di 500.000 veicoli all’anno. In tempi di crisi globale l’opportunità è troppo ghiotta.
Il Land del Brandeburgo, inoltre, potrà contare su diversi miliardi di euro di aiuti strutturali dovuti a seguito della eliminazione delle attività di estrazione del carbone e di produzione di energia.
Per Tesla la realizzazione della Gigafactory di Berlino sarà fondamentale per l’espansione del marchio in Europa dato che, al momento, le uniche fabbriche presenti sono quelle localizzate negli Stati Uniti ed in Cina ed un sito produttivo nel Vecchio Continente consentirebbe alla Casa americana di poter sfidare ad armi pari i diretti concorrenti.
08 06 2020