Tesla non è un gruppo come gli altri e, soprattutto, non ha un amministratore delegato come gli altri. La presenza continua e protagonista di Elon Musk sui social network lo ha anche portato ad una piccola “invasione” di campo rispetto alle competenze ed alle responsabilità dei suoi stessi dipendenti, trasformandolo in un riferimento chiaro per quanti sperano in informazioni di prima mano su Twitter . Ora, però, questa cosa dovrà cambiare.
Elon Musk, Twitter sotto stress
Alla luce dell’aumentata mole di richieste che Elon Musk riceve quotidianamente, ed in virtù di quello che potrebbe essere un progressivo disimpegno verso gli stimoli che anche altre attività propongono, Tesla sta ora cercando qualcuno che si assuma il compito di smistare le richieste provenienti da Twitter verso il CEO del gruppo, così che specifici reparti possano occuparsene.
Chi segue Musk su Twitter ben conosce le sue doti comunicative e la sua generosa produzione quotidiana di tweet. Spesso e volentieri ciò si è tradotto anche in dialoghi diretti con il pubblico, anticipazioni sulle produzioni future ed una preziosissima opera di PR attorno al brand.
Quando è troppo, però, è troppo: il rischio è che qualche domanda risulti inevasa, seppellita sotto una montagna di richieste a danno sia dell’immagine del gruppo che di quella di Musk. Tesla cerca quindi qualcuno che smisti la posta e possa eventualmente riportare a Musk solo quel che conta davvero. Il che potrebbe magari essere utile al “digital wellbeing” del CEO.
20 01 2021