Gli USA e l’Europa sono letteralmente piegate dal virus che sta distruggendo l’economia mondiale, mentre in Cina, dopo la crisi e il fermo totale per il contenimento del CoVid-19, cominciano a farsi vedere i primi timidi segni di ripresa. Non soltanto è diminuito drasticamente il numero di contagiati e di malati, ma anche le aziende, le fabbriche, le attività commerciali e istituzionali stanno via via riprendendo la normalità.
Buone notizie quindi sullo sblocco del periodo di stallo economico, con una rosa di obiettivi nel lungo periodo, come quello che ha in mente Tesla, l’azienda americana di auto elettriche di Elon Mask. Sembra infatti che il CEO abbia chiesto alla Cina il permesso di aumentare le attività di produzione dei componenti all’interno della fabbrica ‘Gigafactory’ di Shangai.
Tesla: quali sono gli obiettivi finali?
La casa produttrice americana intende incrementare la produzione dei componenti per le sue vetture principali, la Model 3 e Y. Più motori elettrici, batterie, centraline e molto altro ancora; anche tubi per il raffreddamento del calore termico, con un upgrade del processo da 150.000 a 260.000 pezzi. Questo è quanto si evince da un documento inviato al governo cinese da Tesla, e raccolto in seconda battuta da Reuters.
L’intera catena di approvvigionamento per la società dovrebbe essere localizzata in tutta la Cina. Questo sembrerebbe esser il piano a lungo termine di Elon Musk. Considerando che fino al dicembre dello scorso anno, l’importazione dall’estero era del 70%, appaiono più che evidenti le nuove mire dell’azienda. Fra tutti i pezzi, gli unici a provenire dall’esterno saranno i pezzi per l’assemblaggio delle batterie.
Da notare come anche il reparto presse ha subito un’accelerata nella produzione delle vetture a seguito del crollo della richiesta e del blocco forzato per via del Coronavirus. La svolta che dovrà realizzare Gigafactory è importantissima per le mire espansionistiche di Tesla: se tutto procederà secondo i piani, si passerà dalle 150.000 unità prodotte ai 250.000, grazie anche all’arrivo della nuova Model Y.
11 03 2020