Ha dell’incredibile quanto accaduto nel fine settimana a Dorset, nel sud dell’Inghilterra: due Tesla Model X provenienti da direzioni opposte sono rimaste coinvolte nello stesso incidente, provocato dall’improvvisa caduta di una grande quercia sulla carreggiata. Una conseguenza della tempesta Dennis che si è abbattuta sul paese. Sani e salvi tutti gli otto occupanti dei veicoli, a detta loro grazie all’intervento tempestivo della tecnologia Autopilot .
Due Tesla Model X, un albero che cade e Autopilot
Laurence Sanderson e Josh Whitelock, seduti al posto del conducente, hanno entrambi raccontato di aver visto i mezzi frenare bruscamente ancor prima di poter concretamente realizzare quanto stava accadendo e spingere sul pedale per arrestare la corsa. Questione di centesimi di secondo, ma in grado di fare la differenza. Alcuni dei passeggeri hanno riportato escoriazioni o traumi di lieve entità, fortunatamente nulla di grave. Nell’immagine di seguito, pubblicata da Electrek , una delle due vetture in seguito all’impatto.
A entrare in azione sarebbe stato il sistema Auto Emergency Braking di Autopilot, sviluppato in modo da intervenire con un tempo di reazione molto inferiore rispetto a quello del conducente per frenare in caso di emergenza, ad esempio quando un altro veicolo o un pedone attraversano all’improvviso la carreggiata.
Utilizzare il condizionale è comunque d’obbligo, almeno in attesa di ulteriori chiarimenti sulla vicenda: come sottolinea anche la redazione del sito Electrek, senza poter dare un’occhiata ai log registrati dalle due Model X è impossibile stabilire con certezza se sia stata o meno la tecnologia self-driving di Tesla a evitare un tragico epilogo. Stando alle informazioni disponibili, difficilmente gli algoritmi sono in grado di calcolare la traiettoria di un albero in caduta dall’alto. Non è infatti da escludere che nella concitazione del momento, complice anche la scarica di adrenalina innescata dall’imprevisto, i due abbiano spinto sul freno mossi dall’istinto, in maniera istantanea, salvo poi riconoscerne il merito al software.
19 02 2020