Il discorso è complesso, ma doveroso: al termine di una settimana a dir poco incredibile per le azioni Tesla, sta per iniziare una nuova settimana piena di enigmi di ben difficile lettura. Il titolo TSLA è oggi al centro delle attenzioni in tutto il mondo per molti motivi: per quel che rappresenta per le auto elettriche , per quel che rappresenta per gli investitori e per quel che rappresenta per gli speculatori di Wall Street. In tutti i casi, però, in ballo c’è il futuro dell’azienda e della sua capacità di sostenere il livello di innovazione e produttività raggiunti in questo periodo di particolare eccitazione.
Per meglio capire cosa stia succedendo occorre evitare di guardare esclusivamente all’ultima settimana, fotografando a ritroso – almeno di sei mesi – l’andamento del titolo. Un semestre è infatti bastato per passare da circa 200 dollari di quotazione a circa 800: +400% in sei mesi è qualcosa di assolutamente incredibile, soprattutto per un titolo che è in assoluto tra quelli più esposti alle vendite allo scoperto (scommesse al ribasso, operazione ad alto rischio che rappresenta un ostacolo non indifferente per i titoli presi di mira).
Dopo il picco che ha avvicinato TSLA ai 900 dollari, la settimana si è chiusa poco sopra i 700 dollari, ma il tutto in una selva di ipotesi che vanno dall’ottimismo più sfrenato ai timori del tracollo imminente in stile Bitcoin. In poche ore si passa da +20% a -20%, senza ragioni apparenti, ma con una fibrillazione incredibile che porta anche gli analisti a sconsigliare investimenti incauti e non ben ponderati.
Dove sta la verità? Difficile a dirsi, ma è possibile raccontare dove stia la logica. Gli analisti sostengono infatti che il gruppo abbia fondamentali sempre più solidi, ma un valore ben inferiore a quello attualmente raggiunto in Borsa. Detto questo, occorre sottolineare altresì come la Borsa sia ai massimi di sempre e, nonostante la minaccia del Coronavirus , ancora i listini non hanno adeguatamente corretto il proprio andamento.
Ogni ragionamento sulle azioni Tesla, insomma, non può essere isolato da un contesto nel quale l’eccitazione da rialzo non sembra rallentare, ma dove uno shock improvviso potrebbe determinare timori non indifferenti circa la possibilità di esplosione della bolla. Tesla, in questo contesto, è l’ideale cartina di tornasole: il titolo non ha osato sfondare quota 1000, ha frenato la sua scalata e si appresta a misurarsi a breve con l’uscita della nuova Model Y. In Cina intanto continua lo stop alla produzione, benché la misura sia a tempo. Negli Stati Uniti invece si addensano i dubbi circa le reali potenzialità di mercato del Cybertruck .
Ipotesi, timori, fermento: l’importante è non perdere di vista l’orizzonte degli eventi e l’andamento nel tempo del titolo, perché se il contesto dovesse mutare potrebbe mutare la quotazione. Volo e tracollo non sono ipotesi da tenere in considerazione. Speculazione o realtà : questi sono i veri poli destinati a contendersi il prossimo passo in avanti o indietro del valore di Tesla.
10 02 2020