Impugnare il volante non è soltanto una questione di sicurezza, ma anche di piacere: secondo la logica di Tesla, e secondo quanto espresso in alcuni brevetti recentemente depositati dal gruppo, impugnare il volante deve essere anche e soprattutto una posizione di controllo sull’abitacolo e di dominio sulle condizioni di viaggio. Come? Spostando i comandi e le mani sul volante, così che gli occhi possano rimanere sulla strada: guida autonoma o meno, la supervisione è essenziale a prescindere, per ora.
Secondo quanto scoperto da Electrek, Tesla sta immaginando un nuovo tipo di volante che nella parte centrale predispone una serie di comandi al di sotto di una superficie sensibile al tatto . Le due razze orizzontali conterrebbero tali zone “touch”, facili da azionare con i pollici, mentre nella parte inferiore vi sarebbero indicatori luminosi in grado di fornire feedback immediati su quel che si sta operando (cambio marcia, cambio volume dell’audio, cambio della temperatura dell’abitacolo, eccetera).
Parte delle operazioni accessibili da display, quindi, potrebbero spostarsi sul volante, ottenendo due tipi di vantaggi: primo, avendo immediatamente a disposizione funzioni basilari dell’auto, per un controllo più istintivo; secondo, per semplificare l’interfaccia del display e rendere così più facilmente raggiungibili le funzioni “secondarie”.
Interessante è l’uso del sonoro per restituire all’utente il giusto feedback una volta impartito il comando: il silenzio dell’abitacolo di un’auto elettrica favorisce questo tipo di approccio, quindi piccoli segnali sonori sono in grado di dialogare al meglio con il pilota per far sì che non solo il volante gli metta tra le mani il pieno controllo della situazione, ma renda anche immediata la comprensione del contesto e più rilassante l’esperienza di guida.
07 02 2020