Ricordate i grossi problemi affrontati da Tesla in Germania dopo i ricorsi che avevano rischiato di bloccare l’inizio dei lavori della Giga Berlin ? Non solo sembra essere tutto risolto, ma i lavori stanno procedendo solerti e tutto lascia supporre che la strada sia ormai spianata verso una roadmap pienamente regolare.
Giga Berlin: il percorso
Il mondo ambientalista tedesco aveva sollevato dubbi sull’opportunità di lasciare un grande bosco nelle mani di Elon Musk, sapendo che i piani erano quelli di un abbattimento completo per fare spazio alla nuova Giga Factory per la produzione di auto Tesla nel cuore dell’Europa . La situazione era presto diventata politica, ma aveva trovato soluzione rapida: la foresta non era naturale, ma parte di una coltivazione programmata per la produzione di carta, quindi l’abbattimento non avrebbe causato danni che non fossero già messi in preventivo. Semaforo verde, quindi, ma tempi estremamente contingentati: la Model Y dovrà prendere il volo anche da qui, correre è fondamentale.
Per Tesla il problema era riuscire a far largo al cantiere entro il mese di marzo poiché ulteriori normative tedesche legate al rispetto degli animali migratori avrebbe impedito lavori oltre il mese attuale. Alcune immagini appena divulgate sembrano però testimoniare uno stato dei lavori estremamente avanzato: la spianata è ormai sgombra da alberi e il perimetro appare ormai ripulito.
Giga Berlin: le immagini
Ed ecco cosa ha ripreso un drone che nei giorni scorsi ha volato sul cantiere. Nel guardare queste immagini occorre pensare a quanto lavoro sia già stato fatto per abbattere migliaia di tronchi ad alto fusto su decine di ettari, al di sopra di un terreno che è anzitutto stato bonificato dai molti ordigni residuali della seconda guerra mondiale, ove già sono stati fatti scavi per impianti e scolo delle acque.
La Giga Berlin è un messaggio che Musk considera probabilmente fondamentale. Insinuare il nome del gruppo a pochi km dal cuore dell’automotive tedesca è qualcosa che dice molto sulle ambizioni dell’azienda e la sede produttive tedesca diventa quindi un vero e proprio trampolino verso il futuro.
Le difficoltà del momento sono note, ma questi escavatori stanno lavorando per tutto quel che verrà poi. E lo stanno facendo ad altissima velocità, quasi in una iperbole semantica con la spianata dell’ospedale in 10 giorni a Wuhan. La potenza dei cingolati contro l’emergenza prima, la potenza dei cingolati per la ripartenza qui. Il tutto in una bolla spazio-temporale chiamata Coronavirus, che rende tutto più fragile, insicuro e contraddittorio .
09 03 2020
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