Lungi dall’essere scomparso dai radar, a distanza di due mesi dall’inizio dell’epidemia il problema Coronavirus rimane serio in tutto il mondo. L’onda d’urto si è avvertita in primis in Cina, dove la città di Wuhan è andata in quarantena per prima, mentre ora in tutto il mondo (Italia compresa, come ben sappiamo) sta affrontando il problema in modi più o meno raffazzonati.
Ma ci sarà un dopo, ci sarà presto il momento in cui occorre tornare alla vita normale e alle normali attività. C’è chi piange sui danni di questa triste parentesi e c’è chi cerca di limitare i danni stessi, preparandosi al momento in cui si tornerà ad una nuova normalità. Il caso di Tesla in Cina è del tutto emblematico.
Tesla in Cina ai tempi del Coronavirus
La gravità del problema Coronavirus per Tesla è noto. Il gruppo ha chiuso la propria Gigafactory cinese a pochi giorni dall’apertura, sta facendo i conti con un crollo degli ordinativi in tutto il mondo e ora – nel mezzo dell’impasse – sta valutando come poter uscire da questa situazione. Alcuni tweet raccontano di una serie di iniziative sicuramente interessanti, quantomeno significative per il modo in cui i referenti cinesi del gruppo californiano stanno cercando di reagire alla situazione
Anzitutto le consegne stanno continuando, ma con una nuova modalità: per evitare gli spostamenti e ridurre al massimo le possibilità di contagio, i Tesla Store oltre la Grande Muraglia hanno iniziato a consegnare a domicilio :
Inoltre sono state sbloccate da tempo le ricariche presso le colonnine Tesla, così da andare incontro ad una popolazione già in grave difficoltà, istituendo inoltre un servizio continuo di pulizia e disinfezione delle colonnine stesse:
Interrompere la diffusione del virus in attesa della bella stagione è un imperativo assoluto per poter rilanciare le attività, la produzione e gli acquisti. Un insegnamento per l’Italia che arriva dall’oriente, che per primo ha dovuto fare i conti con l’epidemia: pagare subito il conto con la Covid-19 può essere un buon modo per non dover pagare il conto con gli interessi nei mesi a venire. La quarantena sia rispettata, le disposizioni delle autorità vengano accettate ed invece di perdersi in sterili polemiche si faccia tutto quanto possibile per ridurre i contagi e immaginare come rilanciare le attività dopo il giro di boa.
27 02 2020