La Germania sembra non essere il terreno di caccia ideale per Tesla. La Casa californiana già in passato aveva dovuto scontrarsi con le autorità tedesche che avevano imposto uno stop provvisorio alla realizzazione della Gigafactory di Berlino (i cui lavori riprenderanno soltanto a settembre), ed oggi è arrivata un’altra mazzata per il brand di Elon Musk.
Un giudice di Monaco di Baviera ha infatti vietato al costruttore americano la diffusione in Germania di pubblicità contenenti informazioni sui sistemi di assistenza alla guida e sulle funzioni dell’Autopilot. Scopriamo perché.
Tesla: stop alla pubblicità dell’Autopilot
La vicenda nasce dal ricorso presentato dal Wettbewerbszentrale, un ente incaricato di vigilare su questioni legate al rispetto della concorrenza secondo il quale Tesla aveva denominato il suo sistema di guida assistita di Livello 2 “Autopilot” affermando che la guida autonoma di Livello 5 sarebbe arrivata entro l’anno.
Così facendo la Casa americana avrebbe indotto in errore i consumatori tedeschi e la Corte di Monaco ha accolto la tesi dell’ente sostenendo che questo messaggio avrebbe potuto indurre in errore un automobilista medio inducendolo a pensare che le vetture californiane siano in grado di guidare senza alcun intervento umano.
Analogamente la Corte ha evidenziato come la denominazione Autopilot negli spot di Tesla potrebbe indurre a pensare che i sistemi di guida autonoma siano già legali in Germania.
La Corte di Monaco ha quindi emesso un ordine esecutivo con il quale sarà vietato a Tesla di pubblicizzare l’Autopilot in Germania così come fatto fino ad ora.
Elon Musk, solitamente molto attivo sul suo profilo Twitter, non ha ancora commentato la vicenda e non è ancora emerso alcun dettaglio circa la volontà di proporre appello da parte della Casa americana.
Questo episodio si aggiunge alle critiche rivolte in passato all’Autopilot ed ai sistemi di guida autonoma sviluppati da Tesla, specie in occasione di incidenti balzati subito all’onore delle cronache.
16 07 2020