Elon Musk se ne è detto certo: la nuova suite Full Self-Driving a disposizione delle automobili Tesla non sarà soltanto un passo avanti rispetto al passato, ma un vero e proprio cambio di prospettiva. In attesa della prova dei fatti, occorre restare alle spiegazioni fornite dall’azienda e dalle promesse che si fanno a questo punto altisonanti: la differenza tra Tesla e la concorrenza – questo traspare – è la differenza che c’è tra una visione a 2D ed una visione 3D : una maggior specificità di dettaglio, una maggior comprensione del contesto e, in conseguenza, una maggior capacità decisionale in ogni situazione.
Autopilot, la realtà è 3D
Ciò che scaverà un solco tra il passato e il futuro dell’Autopilot (del quale stanno iniziando a trapelare le prime notizie in questi giorni) sarà la capacità di usare 8 videocamere contemporaneamente, fornendo all’intelligenza centrale una mole di dati molto più elevata ed a 360 gradi. Tutto ciò nella consapevolezza del fatto che il nuovo Hardware 3 sarà in grado di elaborare un altissimo numero di informazioni in tempo reale e misurerà la propria intelligenza operativa sulla base della grande esperienza accumulata dal gruppo in 2,2 miliardi di miglia di raccolta dati sul territorio.
Le Tesla saranno insomma in grado di riconoscere gli oggetti all’interno di un ambiente interpretato in ottica 3D, riuscendo pertanto a comprendere il contesto che circonda la vettura e potendo reagire istantaneamente sulla base di quanto rilevato. Una piccola rete neurale a disposizione degli algoritmi per la guida autonoma, insomma, che alza di livello l’intelligenza artificiale insita in ogni singola Tesla immessa sul mercato.
Sarà questa la risposta del gruppo nei confronti di chi semina diffidenza nei confronti della capacità della guida autonoma di raggiungere nuovi spettacolari risultati in tempi apprezzabili. Gli incidenti fanno più notizia dei piccoli continui passi avanti che abilita la ricerca, ma con il prossimo upgrade Tesla conta di riversare sulle strade un concetto di automatismo ben più evoluto, alla ricerca del cosiddetto “effetto wow”.
Ancora non è noto quando sarà pronto l’Autopilot, ma la promessa di Musk è che ormai sia questione di poco. E che la distribuzione successiva possa essere pressoché immediata.
04 03 2020