Tesla ha avviato un richiamo volontario di alcune vetture vendute negli anni passati, chiedendo ai titolari di portarle in un centro autorizzato del gruppo al fine di portare avanti controlli e correzioni al fine di evitare possibili problemi o pericoli per le persone. Al centro del “voluntary recall” c’è il SUV Model X e trattasi di modelli venduti in Canada e USA prima dell’ottobre 2016.
Tesla Model X: 15000 auto richiamate
Oggetto della disamina Tesla vi sarebbe nella fattispecie il servosterzo: Tesla ha notato che in alcune zone, ove sulle strade non si usa il sale antighiaccio – ma cloruro di calcio o cloruro di magnesio, si registra una corrosione anomala di tale componente, tale da imporre un intervento correttivo precauzionale. Sebbene non sia stato registrato alcun incidente, il richiamo delle vetture andrebbe ad evitare proprio che tale eventualità possa verificarsi.
L’avviso è stato inviato privatamente da Tesla ai proprietari delle vetture in oggetto: il quantitativo di auto tesla richiamate è stimato poco oltre le 15 mila unità . L’intervento è ovviamente gratuito e prevede la sostituzione di parti eventualmente danneggiate, nonché l’applicazione di materiali anticorrosivi laddove le superfici risultino intaccate.
In passato Tesla ha già effettuato due altre “recall” volontarie, con numeri molto più ampi. Questo appare essere quindi un caso minore, ma emblematico dell’attenzione che il gruppo sta riversando sul tema della sicurezza per evitare che una sbavatura possa compromettere l’immagine dell’azienda, portare pericoli ai clienti ed arricchire di argomentazioni gli speculatori.
13 02 2020