Elon Musk ha intenzione di voler portare le colonnine di ricarica Supercharger all’interno deli centri abitati delle principali città d’Europa, così da incentiva la diffusione delle automobili elettriche.
Tesla: il cambio di rotta per la compagnia
Durante l’inaugurazione di una stazione Supercharger V 3 avvenuta a Berlino, un dirigente di Tesla ha confermato la nuova politica di distribuzione dell’azienda. Di fatto, finora, le stazioni di ricarica della compagnia dell’eclettico Musk erano appannaggio delle autostrade e delle strade che collegavano i Paesi, così da rendere possibili i lunghi viaggi con il veicolo elettrico.
Adesso però, con l’arrivo della Model 3 prodotta nello stabilimento cinese anche sul suolo europeo e per via del crescente interesse della popolazione nei confronti delle vetture alimentate a corrente, la società sembra aver invertito la sua rotta.
La clientela infatti, è aumentata a dismisura e, di conseguenza, c’è la necessità di portar più punti di ricarica così da incentivare l’acquisto di veicoli a corrente. Inoltre, in molti non possiedono un luogo dove caricare l’automobile sotto casa. Il costruttore intende rendere più facile la vita ai suoi utenti (e ai suoi potenziali clienti, soprattutto) grazie all’installazione di Supercharge in città.
In America questa politica vi è già da un po’; negli USA, Elon Musk ha già installato diversi siti per la fast charge Tesla all’interno dei centri urbani , anche se si attende un progetto ancora più grande dopo che sarà pronta la Gigafactory di Berlino nell’estate del 2021.
Con il lancio della Model Y in Europa poi, sarà importante per il produttore, offrire nuovi servizi e soluzioni smart. Non sappiamo cosa vedremo più in avanti. Ad oggi, ricordiamo che Tesla gode di 1971 stazioni Supercharger (17.467 colonnine, complessivamente).
Tesla Model 3: dalla Cina all’Europa?
Da quanto emerge online, sembra che Tesla esporterà le Model 3 prodotte in Cina anche sul suolo europeo; a dir ciò, il portale di Bloomberg. Unitamente al mercato nostrano, le Model 3 cinesi potrebbero arrivare anche a Singapore, in Australia e in Nuova Zelanda.
La produzione è prevista per il quarto trimestre dell’anno, mentre le spedizioni si attendono per il 2021. Al momento, Tesla non ha voluto dar delucidazioni a riguardo, ma sicuramente la notizia cambierebbe tutto. Quando venne costruita la Gigafactory in Cina, il brand americano aveva espressamente ribadito che avrebbe prodotto automobili per il mercato locale. Questa decisione sarebbe stata presa anche per ridurre i costosi costi per le spedizioni delle auto e pare che, un altro motivo di vantaggio nel far ciò, risiederebbe nei costi di produzione, decisamente inferiori in Cina.
14 09 2020