Tesla, attenzione: l'update indesiderato può costar caro

Tesla ha imposto il pagamento di 4000 dollari ad un proprio utente a seguito di un aggiornamento software apparentemente indesiderato: rimborso garantito solo dopo il grande bailamme su Twitter.
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Tesla ha imposto il pagamento di 4000 dollari ad un proprio utente a seguito di un aggiornamento software apparentemente indesiderato: rimborso garantito solo dopo il grande bailamme su Twitter.

Uno scambio di tweet tra un noto scrittore e il numero uno di Tesla , Elon Musk, ha evidenziato un problema che emerge con sempre maggior frequenza nel servizio di assistenza del gruppo.

Tesla, si sa, è una azienda non convenzionale, che produce prodotti non convenzionali, trovandosi spesso ad aver a che fare con problemi non convenzionali. Questo ne è esempio tipico, poiché secondo quanto emerso alcuni utenti sarebbero stati decurtati di svariate migliaia di dollari come forma di pagamento per update software della propria vettura. Con un solo problema: tali update non sarebbero mai stati realmente richiesti.

Nassim Taleb, proprietario di una Tesla Model 3, ha portato la notizia agli onori delle cronache con un tweet nel quale spiega come il servizio assistenza abbia semplicemente risposto alla segnalazione facendo spallucce: 4000 dollari per un aggiornamento teoricamente mai richiesto, per il quale l’azienda non avrebbe rimborsato alcunché. A seguito di un nuovo tweet, però, ha risposto questa volta Elon Musk, garantendo una vera assistenza e promettendo il rimborso .

L’autore non si è però accontentato, chiedendo che medesimo trattamento sia riservato a tutti gli utenti e non soltanto quelli “VIP”. La discussione è infatti presto divampata, evidenziando come il caso degli update indesiderati sia più diffuso di quanto non fosse noto.

Non è chiaro esattamente il motivo per cui tali pagamenti vengano forzati: trattasi di download involontari ma effettivamente avviati dai legittimi proprietari dell’auto? Trattasi di meri errori della casa produttrice? Serve semplicemente un miglior servizio assistenza o policy più chiare di aggiornamento e pagamento degli update? Più in generale: l’industria automotive è pronta ad accogliere un modello non convenzionale? E l’acquirente è pronto ad adattarvisi?

 

 

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20 01 2020
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