Una Peugeot 205 Turbo 16 ufficiale è fra le protagoniste della mostra “The Golden Age of Rally“, che andrà in scena fino al 2 maggio 2023 al MAUTO di Torino . L’esposizione vuole regalare agli ospiti un tuffo nell’epoca d’oro di una disciplina del motorsport sempre molto amata, per il suo carico scenografico. Al centro della set, iconici esemplari nati tra gli anni Sessanta e Novanta, che si sono dati battaglia nelle prove speciali del campionato mondiale.
Il bolide del “leone” messo in vetrina giunge dal Museo di Sochaux, dove la casa francese custodisce i suoi gioielli. Si tratta, nello specifico, di una EVO2 del 1986 che disputò pure il Rally 1000 Laghi di quell’anno, con l’equipaggio composto da Juha Kankkunen e Juha Piironen. Terreno di confronto coi rivali, il leggendario e temuto Gruppo B (1982-1986). Qui la Peugeot 205 Turbo 16 fece valere la sua legge, conquistando durante la carriera 2 campionati del mondo costruttori e altrettanti titoli piloti, nel 1985 e 1986, con Timo Salonen e il già citato Kankkunen.
Un palmares di primissimo livello , frutto dei grandi contenuti dell’auto. Stiamo parlando di un “leone” di razza, estremamente performante, che lottò negli anni contro “belve” da corsa come le Lancia 037 ed S4, la Ford RS200 e l’Audi Sport Quattro. Ampio l’uso di materiali compositi, sul telaio monoscocca e sulla carrozzeria della 205 Turbo 16, per soli 950 chilogrammi di peso. La potenza partì da 350 cavalli, quando la pressione di sovralimentazione era di 1.4 bar. Sulla EVO 2 si spinse fino a 560 cavalli, grazie al nuovo turbocompressore Garrett e ai 2.5 bar di pressione.
Il motore a 4 cilindri in linea da 1.8 litri di cilindrata era disposto trasversalmente, in posizione posteriore-centrale. La sua energia giungeva al suolo con un sistema di trazione integrale molto evoluto. Quando il Gruppo B fu abolito, la Peugeot 205 Turbo 16 passò ai rally raid, dove si impose per ben 2 volte alla leggendaria Parigi-Dakar , nel 1987 e 1988. Un’ulteriore dimostrazione della bontà del progetto.
29 10 2022
