La scommessa sulla guida autonoma inizia a farsi estremamente seria ed a dimostrarlo non v’è soltanto l’impegno crescente di Tesla sul tema, ma anche e soprattutto la forte raccolta fondi appena portata avanti da Waymo (controllata Alphabet, il gruppo sotto il quale agisce Google). Complessivamente la raccolta ha messo assieme 2,25 miliardi di dollari grazie allo sforzo economico di una molteplicità di attori, il che ben esplica l’attuale momento: Waymo ha bisogno di crescere, per poterlo fare ha bisogno di ingenti capitali e per mettere assieme una scommessa di questo tipo occorre circondare il progetto da una molteplicità di finanziatori.
Waymo, 2,25 miliardi per la guida autonoma
Chiunque ancora provasse a pensare che la guida autonoma è qualcosa di lontano e irraggiungibile, sbatte contro le notizie di tutti i giorni. Ieri Tesla che annunciava profonde novità per l’Autopilot, il giorno precedente i richiami delle autorità USA sul tema (ma pur sempre al fine di portare avanti nel migliore dei modi le sperimentazioni), nel frattempo le novità di General Motors nella medesima direzione ed in fine oggi il nuovo gruzzoletto che gli investitori mettono a disposizione dei “Waymonauti”.
Questi i fondi dai quali proviene l’ingente somma messa a disposizione degli investimenti Waymo: Silver Lake, Canada Pension Plan Investment Board, Mubadala Investment Company, Magna International, Andreessen Horowitz, AutoNation ed infine la stessa Alphabet da cui è iniziato il tutto. Silver Lake ed il Canadian Pension Fund entrano di diritto nel board del gruppo.
John Krafcik, CEO Waymo, nel ringraziare gli investitori per la fiducia ha sottolineato come sia importante il gioco di squadra che verrà a crearsi in conseguenza di questo salto di qualità. Presto i dipendenti dell’azienda aumenteranno da 800 a 1500 unità e il gruppo (che oggi ha costi pari a circa 1 miliardo all’anno) potrà così inseguire nuovi traguardi per poter scendere in strada con maggior forza e mettere così a terra tutta la lunga fase di ricerca e sviluppo fin qui portata avanti.
La guida autonoma si avvicina. L’uomo non ne guida le auto, ma i finanziamenti ne pilotano il destino.
03 03 2020