L’ultima trimestrale pubblicata da Yandex pone l’accento anche sugli investimenti messi in campo dal gruppo russo per quanto riguarda lo sviluppo della flotta di self-driving car da destinare a un servizio di trasporto pubblico. Dei 35 milioni di dollari messi sul piatto fin dall’avvio del progetto (quasi tre anni fa), 24 milioni sono stati stanziati nel 2019 e di questi ben 24 milioni negli ultimi tre mesi.
Yandex Taxi, la guida autonoma Made in Russia
La società, che tra le altre cose controlla anche l’omonimo motore di ricerca più utilizzato nel paese, porta avanti la propria iniziativa nel campo della guida autonoma contando anche su una collaborazione con Uber. Lanciato nel maggio 2017, il programma celebra oggi il raggiungimento di un importante traguardo: 2 milioni di miglia percorse , pari a circa 3,2 milioni di chilometri, il doppio rispetto all’ottobre scorso e addirittura quattro volte di più se confrontato con quanto registrato fino all’agosto 2019.
Il nome della sussidiaria che se ne sta occupando è Yandex Taxi, conducendo test sia nella capitale Mosca sia a Tel Aviv in Israele e a Las Vegas negli Stati Uniti, coinvolgendo complessivamente circa 110 veicoli dotati di sensori, videocamere e componenti hardware in grado di elaborare in tempo reale le informazioni acquisite.
A proposito delle miglia percorse, è bene sottolineare come il dato debba necessariamente essere preso con le pinze. Sebbene importante per capire quanto intense siano le sperimentazioni portate avanti, va detto che 1 miglio percorso in condizioni di traffico variabili o in un contesto reale può avere maggior valore in termini di feedback e dati acquisiti rispetto a 100 miglia accumulate sullo stesso tratto di strada in un ambiente controllato. Dopotutto, l’obiettivo finale è quello di istruire gli algoritmi del sistema self-driving a rispondere in modo pronto e affidabile agli imprevisti che in ogni momento si possono verificare durante il viaggio.
17 02 2020